Il consumo di antibiotici in Italia: dati e prospettive
Secondo il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, il 50% del consumo di antibiotici in Italia avviene nel settore zootecnico. Tuttavia, rispetto al 2016, c’è stata una significativa riduzione del 46% grazie a un sistema di tracciatura dei medicinali reso possibile dalla ricetta elettronica veterinaria e alle precise stewardship previste dal Piano nazionale di contrasto all’antibiotico-resistenza (Pncar). Per sostenere queste iniziative, sono stati destinati 40 milioni di euro all’anno, per un totale di 120 milioni.
Durante la seduta plenaria ‘Antimicrobico-resistenza: la strada da seguire’ nell’ambito dell’evento conclusivo del G7 Salute a Bari, Gemmato ha evidenziato l’importanza di contrastare l’antibiotico-resistenza, tema centrale della due giorni.
La strategia veterinaria di contrasto all’antibiotico-resistenza è considerata tra le più avanzate, grazie al sistema informativo Classyfarm che permette di valutare il rischio di sviluppo e diffusione di resistenza agli antibiotici negli allevamenti. Gli allevatori virtuosi sono premiati con un fondo annuale di 376 milioni nell’ambito della Politica agricola comune (Pac 2023-2027).
Gemmato sottolinea l’importanza delle buone pratiche e ringrazia i medici veterinari per il loro lavoro di sorveglianza e prevenzione, sia nel Sistema sanitario nazionale pubblico che in quello produttivo. Il Governo Meloni ha investito in modo significativo nell’antibiotico-resistenza con incentivi push and pull, ma è fondamentale garantire un corretto impiego delle risorse. È ciò su cui si concentreranno i tavoli tematici odierni.
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