Continua la promozione del quarto volume del Dolomites World Heritage Geotrail, dedicato alle Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave: il prossimo evento di presentazione è in programma a Erto, nel Centro Visite del Parco Dolomiti Friulane, sabato 22 ottobre alle 17. Il Geotrail, progetto della Fondazione Dolomiti UNESCO, è un percorso che si snoda in quarantasette tappe attraverso l’intero arcipelago fossile delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO e che ne mette in risalto l’unicità e l’eccezionalità. Il tratto friulano si articola in dieci tappe nella parte più selvaggia ed incontaminata del Bene, offrendo paesaggi mozzafiato e caratteristiche geologiche uniche nel territorio dolomitico.
Le foto, gli schemi, le carte, le descrizioni rigorose ma semplici, curate dai geologi Emiliano Oddone e Tommaso Trentini, accompagnano il visitatore passo dopo passo nel tempo profondo dal quale sono giunti fino a noi i gruppi del Cridola, degli Spalti di Toro-Monfalconi, del Pramaggiore e della dorsale Ressetum-Raut, le zone fra il Monte Duranno e il Monte Borgà, la Valle del Vajont al confine tra il Friuli Venezia Giulia e il Veneto. L’attenzione del volume edito da Athesia si concentra in particolare su ventisette particolarità che rendono evidenti i motivi per cui le Dolomiti sono diventate Patrimonio Mondiale: il loro valore geologico e paesaggistico.
Nel corso dell’incontro prenderanno la parola Antonio Carrara, presidente del Parco naturale delle Dolomiti Friulane, Pierpaolo Zanchetta, coordinatore del Servizio Biodiversità della Regione Friuli, Antonio Cossutta, geologo e guida naturalistica, ed Emiliano Oddone, geologo e curatore del volume.
“Le Dolomiti Friulane presentano diverse specificità che non si trovano altrove” spiega Oddone “Qui ci sono elementi unici al mondo, come le tracce dei primi e più antichi rettili volanti mai studiati, e tutta una serie di altre peculiarità, come un gran numero di orme di dinosauro. Richiami che possono rendere la geologia accattivante e raccontabile anche ad un largo pubblico in chiave turistica, non soltanto agli esperti. Si parla spesso di turismo esperienziale, e questo ne è sicuramente un esempio lampante”.
«È uno strumento per rendere il visitatore sempre più consapevole dell’eccezionale valore delle Dolomiti, andando anche oltre la loro straordinaria bellezza naturale», ha commentato a proposito della pubblicazione l’assessore regionale Graziano Pizzimenti. «Vogliamo così favorire la scoperta della geologia della meraviglia che ha reso queste montagne uniche al mondo».
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