Al Comando dei VV.F. di Vicenza la carenza di personale operativo si sta acutizzando per una serie di dinamiche che costringono a non esercitare al meglio ciò che per i VV.F. è di fondamentale importanza, ossia il soccorso alla cittadinanza e alle sue proprietà, purtroppo questo non può essere sempre garantito perché a volte in sede centrale a Vicenza abbiamo il numero di personale che può seguire solo un intervento di modeste proporzioni.
Questo è quanto vuole segnalare il Segretario Provinciale di Vicenza della FNS CISL dei Vigili del Fuoco Zanarella Paolo che aggiunge, se due interventi accadessero nello stesso momento si dovrebbero aspettare le squadre dai distaccamenti che hanno un tempo di arrivo sul luogo dettato dalla distanza, dal traffico, o ancor peggio dovremmo aspettare il supporto dei Comandi limitrofi.
La cosa è speculare se l’intervento dovesse avvenire nella zona di competenza del distaccamento, con l’aggravante che ad intervenire, nell’immediato, sarebbero solo 5 persone.
In Provincia abbiamo industrie di ogni tipo, siamo la terza provincia in Italia per l’Export nel Settore manifatturiero, una concentrazione di aziende a Rischio di Incidente Rilevante superiore rispetto alla media nazionale, un’autostrada con traffico intenso e in aumento, la Pedemontana, molte aziende agricole, il magnifico altipiano di Asiago con siti alberghieri.
Un territorio con pianure, colline e montagne, ogni zona con le sue peculiarità.
Purtroppo a vigilare su tutto questo, come dicevo, abbiamo dotazioni e un organico molto al di sotto di quello previsto, abbiamo una carenza di personale operativo, ossia coloro che sfrecciano con il camion rosso, che si aggira in circa 50 unità.
Degna di nota è anche la carenza significativa di funzionari tecnici e personale amministrativo, fondamentali per garantire un’adeguata risposta all’utenza per qualsiasi pratica legata alla Prevenzione Incendi, progettazione di attività o l’amministrazione del Comando.
Negli anni passati avevamo coniato uno slogan Aiutateci ad Aiutarvi rivolto ai cittadini, ora però chiediamo un aiuto, un intervento ai politici che vivono e operano nel territorio.Un intervento che ci permetta di elevare il nostro grado di sicurezza e operatività per poter meglio tutelare l’incolumità dei cittadini.
Auspichiamo che la politica non sia, come al solito, sempre sorda davanti alle esigenze dei lavoratori dello stato, perché se così fosse lo sarebbe anche verso la cittadinanza
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