PORDENONE – È scomparsa all’età di 83 anni Cecilia Gobbi, figura di spicco nel panorama culturale e musicale italiano, che aveva saputo valorizzare e diffondere l’eredità artistica del padre, il celebre baritono Tito Gobbi. La sua morte, avvenuta dopo una breve malattia, ha lasciato un vuoto profondo nel mondo della musica lirica e della formazione vocale.
Nel 2022 il Premio Pordenone Musica
Il legame tra Cecilia Gobbi e la città di Pordenone si era consolidato nel 2022, quando le era stato conferito il prestigioso Premio Pordenone Musica. Un riconoscimento assegnato dal Teatro Verdi, che ha voluto premiare l’instancabile impegno della Gobbi nella formazione delle nuove generazioni, attraverso progetti didattici innovativi dedicati all’opera lirica.
Un’eredità artistica che vive nei giovani
Fondatrice e anima dell’Associazione Tito Gobbi, Cecilia ha dedicato la sua vita a trasmettere la passione per il canto lirico ai più giovani. Grazie al suo lavoro, moltissimi talenti hanno trovato un’opportunità concreta per emergere, partecipando a masterclass, seminari e laboratori pensati per rendere l’opera accessibile, educativa e affascinante anche per i bambini.
Nel testo della motivazione ufficiale del Premio ricevuto al Teatro Verdi si leggeva: “Per aver saputo far tesoro della straordinaria eredità artistica paterna nell’ideare multiformi percorsi didattici volti ad avvicinare i più piccoli al mondo dell’opera”. Una frase che riassume perfettamente l’approccio di Cecilia alla musica come strumento di crescita e bellezza.
Il ricordo del teatro verdi e della città
Giovanni Lessio, presidente del Teatro Verdi, ha voluto ricordarla con parole commosse, esprimendo cordoglio e gratitudine per una figura che ha contribuito in maniera decisiva alla formazione musicale a livello nazionale e internazionale. Il teatro ha sottolineato quanto la sua presenza e il suo impegno abbiano lasciato un’impronta indelebile nella comunità artistica e tra i giovani artisti.
Un esempio di dedizione alla musica
La vita di Cecilia Gobbi è stata un percorso coerente di dedizione, passione e pedagogia musicale. Grazie alla sua visione, l’opera lirica ha potuto raggiungere nuovi pubblici e formare una generazione di cantanti sensibili alla dimensione artistica ed educativa del bel canto. Il suo lavoro proseguirà, oggi, nell’opera dell’associazione che porta il nome del padre, e nelle voci di coloro che ha ispirato.