Dopo la siccità anche Flavescenza dorata e Mal dell’Esca, quindi danni causati da animali selvatici non danno tregua ai già “perseguitati” agricoltori berici. Un’estate che sembra non finire dato che sono già in atto 300 perizie per Flavescenza dorata e Mal dell’Esca che hanno colpito i vigneti e una sessantina di denunce riguardanti i danni arrecati dagli animali selvatici che interessano i prodotti orticoli, i seminativi e la frutta.
In merito il presidente di Agrifondo Veneto-FVG Valerio Nadal ha dichiarato: “I nostri tecnici stanno lavorando per capire l’entità dei danni. Come sempre in queste occasioni cercheremo di andare incontro alle richieste dei nostri imprenditori. Il nostro obiettivo è di tutelare il reddito dei nostri agricoltori”.
Sulle cause dei danni è intervenuto anche il direttore dell’Agrifondo Veneto-FVG Filippo Codato: “a causa della carenza idrica gli animali sono più aggressivi. Mal dell’Esca e Flavescenza dorata sono delle fitopapie che ci stanno preoccupando fortemente e che specie per la Flavescenza, una volta comparsi i sintomi, si possono risolvere solo con l’espiantazione della pianta”.
Le fitopatie hanno colpito soprattutto la provincia berica a Sud Ovest, Ovest, ai confini con la provincia veronese ed in minima parte nella Pedemontana. I danni degli animali selvatici hanno colpito la zona collinare ai confini con il territorio Padovano, la Lessinia Vicentina, la Pedemontana (Breganze, Marostica, Bassano) dove hanno agito sull’uva cinghiali e caprioli, sui seminativi in prevalenza i cinghiali.
Visiti spesso Nordest24? Ora puoi rimuovere tutta la pubblicità e goderti una lettura più piacevole, veloce e senza distrazioni. Clicca qui per maggiori informazioni