TREVISO – Si è concluso con un grande successo il progetto solidale “Al Massimo, cammino”, l’impresa che ha visto protagonista Massimo Possamai, apicoltore di Tarzo, percorrere a piedi oltre 1.000 km da Aosta a Città del Vaticano lungo la storica Via Francigena. L’iniziativa, sviluppata in 45 tappe attraverso sette regioni italiane, aveva come scopo principale la raccolta fondi a favore della ricerca sulle malattie onco-ematologiche pediatriche promossa da AIL Provinciale Treviso. Al 30 giugno 2025, sono state raccolte complessivamente 104 donazioni per un totale che sfiora i 7.000 euro, dimostrando così la grande partecipazione e solidarietà di cittadini e sostenitori.

Il percorso, la partecipazione e la comunità virtuale
Massimo Possamai ha documentato ogni tappa del cammino con resoconti quotidiani, immagini e tracciati GPS condivisi sui social e tramite WhatsApp, creando così una rete di persone coinvolte e motivate che hanno seguito il suo viaggio con passione e vicinanza. Questo ha generato una vera e propria comunità virtuale di sostegno che ha accompagnato simbolicamente l’apicoltore in ogni passo, confermando come l’iniziativa abbia saputo unire generosità e tecnologia per uno scopo benefico. In segno di ringraziamento, tutti i donatori riceveranno da AIL Provinciale Treviso una lettera personale.

Parole di gratitudine e futuro
Massimo racconta con emozione questa esperienza unica, sottolineando come il cammino sia stato molto più di un viaggio fisico: «Non ho mai camminato da solo – afferma – ogni sentiero è stato accompagnato da parole di sostegno, sorrisi e la consapevolezza che ogni passo aveva un significato più grande». Il suo ringraziamento va a tutte le sezioni AIL incontrate lungo il percorso e a chiunque abbia contribuito anche con un piccolo gesto. Possamai annuncia già di essere pronto per nuove sfide, mantenendo viva la motivazione e l’impegno verso cause importanti.

Il valore del progetto per AIL Treviso
Sergio Leonardi, presidente di AIL Provinciale Treviso, ha definito il progetto come un esempio tangibile di cittadinanza attiva e solidarietà concreta: «Un gesto personale che si è trasformato in una grande azione collettiva, portando speranza e attenzione a un tema delicato come quello delle malattie onco-ematologiche pediatriche». L’iniziativa, conclusa con successo, rappresenta un segno di impegno continuo a fianco dei pazienti e delle loro famiglie, sottolineando come la solidarietà possa trasformarsi in azione concreta e duratura.
