Chi lo critica non accetta le sue prese di posizione sulle arti visive e sulla gestione dei beni culturali, ma tutti gli altri lo amano per la sua capacità di portare l’arte nella casa di chiunque, comunicandola con parole chiare e mai banali.
Ha curato centinaia di mostre, scritto altrettanti articoli e libri. Siamo abituati a vederlo di notte, quando decide di visitare qualche museo a orari impossibili e alle inaugurazioni delle mostre circondato da artisti e giornalisti mentre osserva e commenta le opere a parete o le sculture in esposizione.
Lo abbiamo sempre seguito mentre analizza le opere dei più grandi artisti e quelle degli artisti marginali, di prossimità, interstiziali e nelle sue scorribande storiche quando ci descrive il lavoro e la vita di un artista in relazione al suo tempo. Ma non abbiamo mai visto, almeno fino ad ora, il suo nome associato a un premio artistico.
Lui è Vittorio Sgarbi e il Premio Internazionale “Vittorio Sgarbi”, alla prima edizione, è stato inaugurato il 29 ottobre a Ferrara, la sua Ferrara: duemila metri quadrati, con opere da tutte le regioni d’Italia e dall’estero, selezionate su oltre settemila richieste di partecipazione.
Un riconoscimento unico nel suo genere, un autentico “rave” culturale che comprende varie sezioni dedicate alla pittura, alla scultura, alla fotografia e alla videoart. La grande rassegna artistica sapientemente curata e diretta da EA Effetto Arte resta aperta fino a oggi, lunedì 1° novembre.
Tra gli artisti scelti per la grande rassegna artistica del critico più famoso d’Italia c’è anche la trevigiana Eleonora Bottecchia, selezionata dal Comitato Scientifico la scorsa primavera. L’artista è presente all’evento con le sue ormai note Marine Blu, due opere materiche molto significative che hanno catturato l’interesse della critica: “Riflessi Blu Capri” e “Cala Luna light blue”, quest’ultima scelta dal Comitato Critico per il “Premio Isabella D’Este”, attestazione che ha ricevuto sul palco della Fiera sabato 30 ottobre.
“Sono onorata e ancora incredula di esporre al Premio Internazionale Vittorio Sgarbi, un evento unico nel suo genere con un livello di qualità altissimo delle opere esposte. Ringrazio gli organizzatori, il Professore Vittorio Sgarbi, il Comune di Ferrara e la curatrice Barbara Romeo”, dichiara Eleonora Bottecchia.
Lo spazio espositivo allestito per l’occasione nel Padiglione 5 della Fiera di Ferrara accoglie dipinti, sculture, fotografie, installazioni, videoesposizioni provenienti da tutta l’Italia. Insomma, il Premio Vittorio Sgarbi è l’arena culturale dove si esprime il pensiero libero, come rivela il grande critico:
“Un premio dedicato al mio nome, il mio nome per molti è ragione di critiche rispetto a posizioni che possono sembrare dure, per altri invece è il nome di una persona che ha amato l’arte con infinita tenerezza cercando l’arte anche nei luoghi più remoti. Quindi il Premio Vittorio Sgarbi è il premio dedicato a chi condivide questa visione dell’arte come sostegno alla vita. Dovrò incaricarmi di riconoscere quelle personalità che spesso risultano totalmente fuori da qualunque circuito, da qualunque protezione. Dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla videoart, tutte le manifestazioni in cui si esprime il pensiero libero”.
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