Trieste – La sfiducia verso la scienza, pubblicamente manifestata nelle piazze, rappresenta un po’ ‘l’elefante nella stanza’ anche per l’edizione 2021 di Trieste Next, Festival della ricerca scientifica, inaugurata oggi nella centrale piazza Unità e dedicata al benessere e alla sostenibilità.
“Prima di tutto bisogna rispondere facendo autocritica perché se questo almeno è il percepito delle persone- spiega alla Dire il rettore dell’Università di Triste, Roberto Di Lenarda- vuol dire che qualcosa abbiamo sbagliato o qualcosa non è stato fatto. L’esempio di questi ultimi mesi di alcuni errori anche grossolani nel campo della gestione della pandemia sono sotto gli occhi di tutti”.
Ma la realtà dei fatti è ben diversa, aggiunge il rettore. “Oggi noi abbiamo degli strumenti messi a disposizione della scienza, che non avremmo neanche potuto immaginare solo dieci anni fa. La possibilità di sviluppare un vaccino in tempi rapidissimi- spiega Di Lenarda- con un efficacia e una sicurezza come in questo caso, al di là delle decisioni legittime di ognuno, è la risposta migliore al fatto di quello può fare la scienza”, sottolinea. E prosegue: “Oggi c’è la consapevolezza di tutta la gravità dei problemi, è positivo averla. Ma dobbiamo imparare noi a comunicare, le persone a capire, perché conoscere i problemi non vuol dire che i problemi sono più grandi. Vuol dire che abbiamo gli strumenti per studiarli, comprenderli, cercare le soluzioni e avviarci verso la soluzione degli stessi.
Questo è il messaggio che deve uscire da occasioni come queste- conclude Di Lenarda-, questo il messaggio che deve nascere dall’unione degli scienziati e delle persone”.
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