LATISANA. “55 anni senza una risposta alla possibilità concreta di una alluvione mette ansia, ma quello che vediamo in questo periodo con alluvioni e catastrofi un po’ ovunque mette paura“.
Inizia così una lunga nota del gruppo ‘Progetto Latisana‘ con la quale mette in evidenza le criticità che a distanza di decenni non sono mai state risolte e che alla luce di repentini cambiamenti climatici potrebbero nuovamente minacciare la città di Latisana con la rottura degli argini e lo straripamento del fiume Tagliamento come già accaduto nel passato.
“Su questa nostra emergenza – proseguono – abbiamo affiancato, sollecitato, stimolato l’attuale sindaco e giunta ma con scarsissimi risultati se non qualche ordine del giorno in consiglio. Mai una vera, importante, decisa iniziativa”.
Due richieste di convocazione del consiglio comunale alla distanza di pochi mesi firmate dai gruppi di minoranza giacciono infatti inevase.
“Volevamo, e vogliamo tutt’ora, – sottolineano – avere un incontro con gli assessori regionali Pizzimenti e Scoccimarro (rispettivamente trasposti e ambiente) per mettere sul tavolo l’assenza di interventi a monte e la pretesa di fare un nuovo ponte sul letto del Tagliamento perché siamo convinti che rappresentano i due lati della stessa medaglia. E lo abbiamo detto già varie volte. Perché siamo certi che diversamente da ciò verremo pressati sulle richieste della Ferrovie dello Stato senza poter parlare di sicurezza. Ancora una volta dare senza ricevere“.
“Queste sono le cose che una amministrazione deve fare prima di ogni altra cosa. Ed invece siamo in presenza di un sindaco reggente (di quello vero non è possibile sapere cosa sia successo e quando rientri a distanza di mesi. Un mistero che non si addice ad una carica pubblica) che si occupa solamente dei suoi messaggi elettorali. Concentrato a tappare i buchi delle strade con asfalto a freddo che, come è noto, dura al massimo 2 mesi. A tagliare l’erba dove non è stato mai fatto in 5 anni”.
“Si accusano i partiti della maggioranza regionale e si inneggia la purezza delle liste civiche (travestite) e nel contempo si dimentica che sono le stesse forze che, ad esempio, hanno permesso la riapertura del punto nascita a Latisana”.
“Va bene anche questo – concludono – faccia pure, ma per carità non si trascuri la sopravvivenza di Latisana. L’altro giorno a Como, prossimamente a chi”?
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