ALTO VICENTINO. Negli ultimi giorni, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza, insieme ai funzionari dell’Ispettorato del Lavoro, hanno portato a termine una serie di controlli congiunti mirati a verificare l’osservanza delle norme relative alla tutela del lavoro e della legislazione sociale. Durante queste operazioni, sono stati scoperti quattro lavoratori impiegati “in nero”, poiché non erano state effettuate le comunicazioni obbligatorie per l’instaurazione del rapporto di lavoro.
Controlli a Zugliano e Thiene
Le ispezioni hanno riguardato due attività situate a Zugliano e Thiene. Il primo intervento ha avuto luogo presso un laboratorio per confezioni di abbigliamento a Zugliano, dove è stata trovata una lavoratrice cinese priva della comunicazione necessaria per il rapporto di lavoro. A causa della gravità della situazione, l’Ispettorato del Lavoro ha deciso di sospendere l’attività, dato che la presenza di lavoratori “in nero” superava il 10% degli occupati.
In questo caso, sono state elevate sanzioni per un importo minimo di € 4.805,00. Approfondendo i controlli, è emerso che la lavoratrice era anche sprovvista di permesso di soggiorno e già destinataria di un provvedimento di espulsione. Di conseguenza, è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Vicenza, mentre il datore di lavoro è stato segnalato per aver impiegato un lavoratore straniero senza regolare permesso.
Ulteriori violazioni nel ristorante
Un secondo accesso, effettuato presso un ristorante a Thiene, ha rivelato la presenza di ulteriori tre lavoratori in nero. Anche in questo caso, l’attività è stata sospesa e sono state contestate sanzioni per un importo minimo di € 8.350,00. Oltre a ciò, sono state riscontrate violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con sanzioni ammontanti a € 3.417,22.
Importanza del contrasto al lavoro nero
Il contrasto al lavoro nero e irregolare rappresenta un’azione fondamentale nell’ambito delle funzioni di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza. Questa iniziativa è volta non solo al recupero dei tributi sottratti al Fisco, ma anche alla tutela dei diritti dei lavoratori. Inoltre, il contrasto al lavoro sommerso è un obiettivo primario dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro per l’anno 2024, come previsto dal Piano Nazionale per la Lotta al Lavoro Sommerso (PNS).
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