I Carabinieri del Nucleo CC Ispettorato del Lavoro di Trieste con la collaborazione dei militari del Comando Provinciale CC di Trieste – Compagnia Carabinieri di via Hermet, nell’ambito di un’attività coordinata e congiunta finalizzata a prevenire e reprimere fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso (lavoro nero) ed alla verifica della normativa sulla sicurezza e sull’igiene dei lavoratori nei luoghi di lavoro, hanno intensificato i controlli presso le attività di ristorazione.
Gli accessi ispettivi, diretti ad accertamenti di natura ordinaria e tecnica, hanno riguardato la verifica della regolare occupazione dei lavoratori e del rispetto del contratto di lavoro, con particolare riguardo al contrasto dei più gravi reati della tratta di persone e dello sfruttamento di eventuale manodopera clandestina.
L’attività ispettiva, è stata finalizzata anche alla verifica della regolarità sul territorio nazionale di cittadini stranieri e dello sfruttamento degli stessi lavoratori da parte dei datori di lavoro.
L’esito delle ispezioni, svolte nel comune di Trieste ad attività operanti nel settore, ha interessato 12 attività commerciali tra bar e ristoranti con la verifica della posizione contrattuale di 28 lavoratori.
Nello specifico è stato riscontrato che presso un ristorante e un bar fossero impiegati una donna ed un giovane extracomunitario privi di registrazione (in nero), motivo per il quale veniva adottato per entrambe le attività il provvedimento di sospensione ed intimato l’obbligo di assunzione dei due lavoratori irregolari, oltre alla contestazione di complessive sanzioni per 7.200 euro.
Il totale delle sanzioni amministrative contestate ammonta a 15.000 euro circa, con 2 attività sospese, mentre al titolare di una gelateria veniva contestata l’assenza di autorizzazione al sistema di videosorveglianza.
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