Il 14 dicembre 2024, dalle 9.30 alle 12.30, la Comunità di montagna della Carnia a Tolmezzo ospiterà la celebrazione del 30° anniversario dell’Inventario fitopatologico delle foreste del Friuli Venezia Giulia (Bausinve). Questo sistema, attivo dal 1994, ha permesso di monitorare e proteggere i boschi della regione, sorvegliando gli effetti degli organismi nocivi e degli eventi meteorologici.
Un trentennio di monitoraggio e ricerca
Da oltre trent’anni, l’Inventario fitopatologico Bausinve consente di monitorare lo stato di salute delle foreste, raccogliendo dati fondamentali sui danni causati da insetti, funghi patogeni e gli effetti delle condizioni meteorologiche avverse. Grazie a questo strumento, è stato possibile tenere sotto controllo la salute degli alberi, segnalando eventuali criticità e agendo tempestivamente per la loro protezione.
Un incontro per celebrare e guardare al futuro
Il convegno organizzato dall’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (Ersa), in collaborazione con il Corpo forestale regionale, offrirà una panoramica sui 30 anni di attività di questo strumento fondamentale per la protezione dei boschi friulani. L’incontro, che vedrà la partecipazione di numerosi esperti e istituzioni, si concentrerà sul percorso compiuto, con una riflessione sugli sviluppi futuri per affrontare le sfide che le foreste stanno affrontando.
Gli interventi in programma
L’evento si aprirà con i saluti di Massimo Stroppa, direttore dell’Ispettorato forestale di Udine. A seguire, l’intervento di Emilio Gottardo, già dirigente regionale, che ripercorrerà le origini dell’Inventario. Iris Bernardinelli e Claudia Bassi del Servizio fitosanitario di Ersa condivideranno alcuni dei dati più rilevanti raccolti nel corso di questi anni.
Tematiche di rilievo
Uno dei temi principali trattati sarà quello degli schianti boschivi in Friuli Venezia Giulia, affrontato da Pier Paolo De Biasio dell’Ispettorato forestale di Tolmezzo. Inoltre, Massimo Faccoli, docente all’Università di Padova ed esperto in insetti xilofagi, spiegherà come i dati raccolti dall’Inventario abbiano contribuito alla ricerca scientifica nel campo della protezione forestale.
L’incontro si concentrerà anche su uno degli insetti più dannosi per le foreste, il bostrico tipografo, il coleottero che sta mettendo a rischio la vitalità dell’abete rosso, soprattutto a bassa quota, trasformando i paesaggi montani. Saranno trattati anche altri organismi nocivi da quarantena, come l’agrilo del frassino e lo scarabeo giapponese, recentemente individuato in regione, che minaccia la salute di molte piante, da quelle selvatiche a quelle ornamentali.
Rilevatori Bausinve: il contributo del Corpo forestale regionale
A chiudere gli interventi saranno Laura Della Mea, Grazia Romanin, Elisa De Belli e Giulia Lena, membri del Corpo forestale regionale, che condivideranno le loro esperienze nel rilevamento dei danni sul territorio. Il loro lavoro, supportato dalla formazione continua offerta da Ersa, è essenziale per raccogliere informazioni vitali che confluiscono nell’inventario, permettendo di monitorare la salute delle foreste.