GORIZIA – Recentemente il personale della squadra volante della polizia ha portato a termine un’importante operazione di controllo del territorio, fermando un’autovettura di grossa cilindrata con targa straniera nei pressi di via degli Scogli a Gorizia. Questo intervento è stato realizzato nell’ambito di un potenziamento delle attività di vigilanza sul confine italo-sloveno, come disposto dal Ministero dell’Interno, e rientra nel piano di incremento dei servizi di controllo del territorio, progettati dalla Questura di Gorizia per contrastare la criminalità in genere.
Controllo del territorio e sicurezza pubblica
L’operazione ha evidenziato l’impegno delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza nella regione. Durante il fermo dell’auto, gli agenti hanno scoperto che all’interno del veicolo, oltre all’autista, un uomo di 30 anni di nazionalità ucraina, vi erano stipate altre sei persone. Queste ultime erano una coppia di siriani, accompagnata dai loro quattro figli minori. Dall’analisi dei documenti e dai successivi accertamenti è emerso che tutti avevano appena fatto ingresso in Italia dalla vicina Slovenia, risultando privi di idoneo titolo per soggiornare nel territorio nazionale.
La scoperta di materiale illecito
In seguito al fermo, le forze dell’ordine hanno proceduto a perquisire sia l’autista che il veicolo. Durante questa operazione, è stato rinvenuto un taglierino occultato nel portabagagli dell’auto, strumento che è stato prontamente sequestrato. Questo ritrovamento ha sollevato ulteriori preoccupazioni riguardo alla sicurezza e al possibile uso di tali strumenti in attività illecite.
Conseguenze legali per il conducente
Alla luce di quanto emerso, il 30enne ucraino è stato arrestato e dovrà rispondere non solo della violazione delle normative in materia di immigrazione clandestina, ma anche del reato di porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere. Dopo l’arresto, è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Gorizia, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nello specifico, il giudice per le indagini preliminari (gip) ha convalidato l’arresto e applicato la misura cautelare della custodia in carcere, confermata successivamente dal tribunale del riesame.
L’importanza del controllo ai confini
Questo episodio mette in evidenza l’importanza di un’efficace sorveglianza e dei controlli al confine, cruciali per prevenire fenomeni di immigrazione irregolare e per garantire il rispetto delle leggi nazionali. Le autorità sono consapevoli che il controllo del territorio deve essere costante e rigoroso, per affrontare le sfide che derivano dalla mobilità delle persone e dal traffico illegale.
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