“Si tratta di una prima attuazione delle disposizioni della legge regionale SviluppoImpresa che prevede la concessione di contributi a fondo perduto alle imprese per la realizzazione di progetti diretti all’applicazione delle modalità produttive dell’economia circolare e dell’efficientamento energetico, finalizzati all’innovazione del processo e dell’organizzazione”.
Lo evidenzia l’assessore alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, nel commentare l’approvazione da parte della Giunta regionale di un provvedimento che consentirà di assegnare contributi ai progetti delle PMI e delle grandi imprese che collaborano con loro, nei quali sia contemplata una spesa ammissibile non inferiore a 75 mila euro. Come precisa Bini – “il limite massimo del contributo concedibile per ciascuna domanda è di 200 mila euro”.
L’obiettivo è sostenere le imprese nel processo di transizione ecologica mediante l’introduzione di innovazioni dirette alla riduzione della produzione di rifiuti e del consumo di acqua ed energia. Come previsto da SviluppoImpresa, le funzioni amministrative inerenti la concessione dei contributi sono state delegate dalla Regione alle Camere di commercio, attraverso i loro sportelli di prossimità. “Ciò – aggiunge Bini – con lo scopo di rendere più facilmente accessibili le procedure di accesso ai contributi da parte dell’imprese sull’intero territorio del Friuli Venezia Giulia”.
La Giunta regionale ha provveduto quindi a ripartire tra le Camere di commercio la dotazione finanziaria che per il momento è di 1,4 milioni di euro ma potrà essere incrementata in funzione delle richieste presentate, su base provinciale. Ed è sempre sulla base di tale ripartizione che saranno istruite le domande. Il riparto è altresì operato in proporzione al numero complessivo delle imprese attive in ciascun territorio provinciale, così come risulta dal Registro delle imprese al 31 dicembre dell’anno precedente a quello nel quale è effettuato il riparto. Il bando sarà approvato entro la fine di quest’anno e le domande potranno essere presentate dall’8 marzo al 12 aprile 2022.
Un comitato tecnico composto da esperti valuterà i progetti tenendo conto dell’utilizzo di materiali ecocompatibili, del riuso dei residui di lavorazione, della riduzione e il riciclo dei rifiuti, della riduzione e l’abbattimento degli inquinanti, nonché del risparmio delle risorse energetiche e idriche, dell’efficienza energetica e dell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili.
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