Sette indagati per la morte di un portuale a Genova Pra’
Il numero degli indagati per la morte di Giovanni Battista Macciò, il portuale deceduto al porto di Genova Pra’ nella notte tra martedì e mercoledì, è salito a sette.
Oltre al collega Patrizio Randazzo della Culmv, alla guida della ralla coinvolta nello scontro che ha causato la morte di Macciò, sono coinvolti nelle indagini anche il console della compagnia unica Antonio Benvenuti e altri cinque membri del Psa, società che gestisce i lavoratori portuali.
Randazzo ha incontrato oggi il suo avvocato Paolo Scovazzi, ribadendo che l’incidente è stato causato da un colpo di sonno. L’uomo è indagato per omicidio colposo e le autorità hanno acquisito le immagini delle telecamere del porto.
In un video diffuso dai giornali si vede la ralla cambiare direzione improvvisamente, causando l’impatto e la morte di Macciò. Le autorità stanno indagando su questa manovra, escludendo al momento l’aggravante per l’uso di cannabinoidi da parte di Randazzo, che è risultato positivo ma non sotto effetto. Non ci sono prove che il portuale stesse usando il cellulare al momento dell’incidente.
Le indagini sono coordinate dalla pm Arianna Ciavattine e seguite dalla capitaneria di porto e dal gruppo Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro di Asl3. Sono stati sequestrati video e documenti relativi al mezzo coinvolto, che risulta essere nuovo e funzionante. Resta da comprendere il motivo di quella manovra fatale e il ferimento di un altro collega a bordo dell’altro mezzo coinvolto.