“Di fronte alla ripresa dei contagi stiamo ponendo necessariamente mano a un piano che tenga conto dell’aumento del fabbisogno di pazienti trattati per Covid in terapia intensiva e non intensiva nelle strutture sanitarie del Friuli Venezia Giulia. Lavoriamo sui dati di oggi e sulle possibili proiezioni che ci richiederebbero di ridisegnare di nuovo le attività ospedaliere comprimendo altre attività come accaduto in precedenti fasi della pandemia”.
Lo ha affermato il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi che oggi ha raccolto tutte le indicazioni delle aziende sanitarie e delle Ircss del Friuli Venezia Giulia.
Situazione Asugi
Per quanto riguarda intensive e semintensive Covid al momento al 12esimo piano di Cattinara sono ricoverati 20 pazienti (7 intensivi intubati e 13 in semintensiva): si può arrivare fino a 30 totali, in prima battuta, e aggiungere altri 26 posti letto, ma in questo caso occorrerebbe chiudere la pneumologia Covid-free di Cattinara, sospendere il day surgery del Maggiore e le sale operatorie non urgenti di Cattinara. A Gorizia è possibile attivare posti letto sospendendo però l’attività operatoria.
Per le degenze Covid non intensive la Geriatria dell’ospedale Maggiore viene convertita in Geriatria Covid con una progressiva implementazione dei posti letto, che a regime saranno 24, dopo che lo scorso 29 ottobre la SC Malattie Infettive aveva riattivato i posti letto di degenza situati al terzo piano della Palazzina infettivi, dove attualmente sono ricoverati 29 positivi.
Situazione Asufc
Ad oggi sono attivi 19 posti letto non intensivi Covid, ottenuti riconvertendo alcuni posti letto di malattie infettive. Presso Asufc sono attivi 9 posti letto intensivi. Il progressivo ampliamento riguarda 12 posti letto che saranno possibili con la riconversione di alcuni posti letto di pneumologia e di area neurologica. La massima espansione prevede di arrivare a 59 posti letto, previa riconversione di reparti.
Situazione Asfo
Ora sono presenti 16 ricoverati (4 in semintensiva) su 19 posti (rispetto alla dotazione infermieristica) in pneumologia all’ospedale di Pordenone. L’espansione potenziale potrebbe arrivare in una prima fase a 18 letti internistici e 10 di semintensiva sempre in pneumologia, più 2 letti di terapia intensiva. Oltre questa soglia occorrerebbe ridurre l’attività chirurgica sempre in ragione della disponibilità di personale.
Situazione Ircss
Al momento non è stata prevista un’ulteriore riconversione al Burlo di Trieste dopo che già da un anno 6 posti letto dell’Ostretricia sono stati destinati a pazienti Covid. Per un’espansione ipotetica si possono aggiungere 10 posti letto ordinari e 2 intensivi Covid, con sacrificio dell’attività chirurgica. Al Cro di Aviano non è prevista alcuna riduzione di attività o riconversione.
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