Durante il picco della pandemia di Covid-19, l’acquisto di banchi a rotelle aveva suscitato non poche perplessità. Oggi, questi banchi, simboli di una gestione emergenziale spesso criticata, trovano una nuova vita e utilità a Bagnoli di Sopra (Padova), dimostrando che anche gli errori possono trasformarsi in opportunità.
La storia dei banchi mai usati
All’alba della pandemia, con la necessità di garantire il distanziamento sociale, molti istituti scolastici ricevettero banchi a rotelle come parte di un ampio piano di adeguamento delle strutture. Tuttavia, questi banchi si rivelarono poco pratici e adatti alla realtà quotidiana delle aule, portando molte scuole a rifiutarne l’uso. Dopo anni di inutilizzo, molti di questi banchi sono finiti in magazzini o, peggio, in discarica.
Una nuova vita a Bagnoli di Sopra
La svolta arriva con l’interessamento del sindaco di Bagnoli di Sopra, Roberto Milan, che ha visto nei banchi un’opportunità piuttosto che un peso. Acquistati per soli un euro l’uno, questi banchi sono pronti a essere trasformati in postazioni per una grande sala riunioni presso l’ex base dell’Aeronautica di San Siro. Questa iniziativa non solo evita lo spreco di risorse, ma risponde anche a un bisogno concreto della comunità.
Le polemiche non si placano
Nonostante l’ingegnoso riutilizzo, le polemiche riguardo l’acquisto originale dei banchi non si sono placate. Figure come l’ambientalista Diego Boscarolo e Luca Martinello del Movimento 5 Stelle hanno sollevato questioni importanti riguardo la gestione dei fondi e l’acquisto eccessivo di questi arredi scolastici. Un esposto alla Corte dei Conti mira a chiarire le responsabilità amministrative, sottolineando la necessità di una gestione più trasparente e responsabile del denaro pubblico.
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