DRO (TRENTO) – Un grave incidente ha coinvolto un base jumper francese di 33 anni oggi tardo pomeriggio, quando è precipitato da un’altezza di circa 5 metri durante la fase finale del suo volo. L’uomo, che si era lanciato dal celebre Becco dell’Aquila, è stato vittima di un errore nella gestione della vela, che ha causato una caduta violenta e imprevista nei pressi della piazzola di atterraggio situata ai piedi delle imponenti Placche Zebrate a Dro. Questo incidente ha richiesto un intervento di soccorso tempestivo e altamente coordinato.
L’incidente e la chiamata d’emergenza
L’incidente si è verificato intorno alle 18:40, quando la chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 ha segnalato la caduta dell’uomo. Secondo le prime informazioni, il base jumper aveva completato gran parte del suo volo in modo regolare, ma durante l’ultima fase dell’atterraggio, la vela ha subito un errato stallo. Questo ha portato a una caduta improvvisa e violenta, causando gravi lesioni all’uomo. La segnalazione dell’incidente è stata immediata e ha attivato una risposta d’emergenza su larga scala.
Intervento della Centrale Unica di Trentino Emergenza
La Centrale Unica di Trentino Emergenza ha subito coordinato le operazioni di soccorso, richiedendo l’intervento di un elicottero per garantire un rapido trasporto del base jumper all’ospedale. Questo tipo di emergenze richiede un intervento veloce ed efficiente, e l’elicottero rappresenta una risorsa fondamentale per il trasporto d’urgenza in zone difficili da raggiungere o in situazioni critiche. Nel frattempo, gli operatori della Stazione di Riva del Garda si sono messi a disposizione per assistere nelle operazioni a terra.
Preparativi e coordinamento sul posto
Quando i soccorritori sono arrivati sul luogo dell’incidente, hanno trovato che l’autoambulanza era già presente e i sanitari avevano iniziato le prime manovre di soccorso. La piazzola di atterraggio era stata allestita per accogliere l’elicottero, e il personale sanitario ha collaborato strettamente con i tecnici dell’elisoccorso per garantire che il base jumper ricevesse le cure necessarie nel minor tempo possibile.
Assistenza medica e trasporto
Il base jumper, che era cosciente ma in evidente stato di shock e con forti dolori lombari, è stato sottoposto a spinalizzazione per prevenire ulteriori danni alla colonna vertebrale. La spinalizzazione è una procedura importante in situazioni come queste, che consente di immobilizzare la colonna vertebrale e ridurre il rischio di lesioni spinali. L’uomo è stato sedato per alleviare il dolore e facilitare il trasporto. Gli operatori sanitari hanno lavorato con grande professionalità per garantire che ogni fase del soccorso fosse eseguita correttamente e senza ritardi.
L’atterraggio dell’elicottero e il trasferimento all’ospedale
L’elicottero è atterrato con successo nella piazzola designata, e i membri dell’equipe sanitaria dell’elisoccorso sono sbarcati per prendere in carico il paziente. Durante il trasferimento, è stato fondamentale monitorare costantemente le condizioni del base jumper, assicurandosi che fosse stabilizzato e pronto per il trasporto. L’elicottero ha quindi effettuato il volo verso l’ospedale Santa Chiara di Trento, dove il paziente è stato accolto dal personale medico dell’ospedale per ulteriori accertamenti e trattamenti.
Il Becco dell’Aquila è una meta molto popolare tra gli appassionati di base jumping e arrampicata, nota per le sue spettacolari viste e le sfide tecniche che offre. La Placche Zebrate, situata ai piedi del Becco, è un’altra attrazione che attira alpinisti e amanti della natura. Tuttavia, queste aree, sebbene affascinanti, comportano anche rischi significativi, specialmente per chi pratica sport estremi come il base jumping. Le condizioni meteorologiche, la gestione della vela e la preparazione dell’atleta sono tutti fattori fondamentali per garantire un volo sicuro.
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