Gli Avv.ti Sara Frattolin del Foro di Udine e Angela Grego del Foro di Pordenone, difensori del sig. Giuseppe Morsanuto, lette le motivazioni dell’ordinanza cautelare del Tribunale del Riesame di Trieste, che ribadisce la totale insussistenza di ipotesi di reato riconducibili all’associazione per delinquere, ritengono che sia stata completamente smontata l’ipotesi accusatoria rivolta al Sig. Morsanuto.
Lo stesso Tribunale del Riesame, nell’escludere che egli possa essere chiamato a rispondere dei reati così come ipotizzati dal P.M., dà atto che il Morsanuto è “soggetto incensurato e pienamente inserito nell’economia legale” e che nessuna misura cautelare fosse giustificata nei suoi confronti.
La lettura degli atti di indagine, a parere del Tribunale del Riesame, fa emergere “una sovrainterpretazione dei dati oggettivi” operata dal GIP nell’ordinanza cautelare, “viziata da suggestioni verbali ed emotive, che hanno determinato un’errata valutazione della realtà fattuale, che ad una lettura più fredda, asettica e distaccata porta a ridimensionare notevolemente la gravità delle condotte contestate”
Viene inoltre del tutto esclusa la rilevanza penale dei comportamenti tenuti nei confronti dell’Assessore Arduini e della sig.ra Dolci, con precisazione che “non è in alcun modo configurabile il delitto di estorsione ai danni dell’amministrazione comunale”.
Il sig. Morsanuto attende ora una definizione celere dell’intera vicenda, e si dice soddisfatto per il riconoscimento, contenuto nell’ordinanza del Tribunale del Riesame, di aver sempre operato nell’economia legale, cosa che continuerà a fare, come sempre, nel pieno rispetto della legalità.
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