Polemiche nel mondo della boxe italiana
Un dibattito infuocato si è acceso nell’Italia del pugilato. Angela Carini, dopo il breve incontro a Parigi con Imane Khelif, ha deciso di tornare sui suoi passi: “In quel momento ho detto che non avrei giudicato nessuno. Ma sarebbe opportuno che lei non lo faccia nemmeno con me”. La pugile algerina, poi vincitrice della medaglia d’oro, è stata al centro di aspre critiche prima del match con l’azzurra, riguardo a presunti problemi con i livelli di testosterone e cromosomi XY (maschili), che in seguito sono stati smentiti.
Le dichiarazioni di Carini e le accuse alle compagne di Nazionale
In un’intervista rilasciata nelle settimane precedenti, Khelif aveva espresso il suo disappunto non nei confronti di Carini, ma verso le persone influenti che hanno esercitato pressioni su di lei: “Sono state diffuse molte notizie false sulla mia persona, anche in programmi televisivi che cercavano di screditarmi coinvolgendo anche Imane”, ha dichiarato Angela in un’intervista a Repubblica. “Ho trovato molta crudeltà, anche nella telecronaca durante il match. La verità è che non ho ricevuto consigli da nessuno. La sera prima dell’incontro ero con mio fratello, parlavamo dei sacrifici fatti per raggiungere quel punto, del sostegno del padre dall’alto e di come avrei combattuto fino alla fine. Poi quei due colpi mi hanno messa al tappeto, soprattutto il secondo alla mascella. In carriera ho subito molti colpi, ma in quel momento ho sentito il bisogno di fermarmi”.
Carini ha anche accusato le compagne di Nazionale, ree di non averla sostenuta nei momenti difficili: “Nessuna mi ha offerto aiuto. Non mi sorprende, loro conoscono bene la vera Angela, una ragazza che combatte sul ring senza mai tirarsi indietro. Ma non ho ricevuto parole di incoraggiamento da nessuna di loro, è questa la cosa che mi ha ferito di più. Sono persone che non fanno più parte della mia vita”.
La replica di Testa e Chaarabi
La risposta non si è fatta attendere da Irma Testa, che ha criticato aspramente Carini su Instagram: “Eravamo in cinque in stanza quando siamo arrivate a Parigi, ma lei si è trasferita in un’altra stanza dopo due secondi e ha preferito stare da sola. Troppo importante per stare con noi? Non l’abbiamo mai vista, non ha mai condiviso un pasto con noi. L’unica volta che ha chiesto aiuto è stata dopo il match, per farsi preparare la valigia perché troppo stanca dalle interviste per tornare al villaggio con noi comuni mortali”.
“Mi dispiace Angela”, ha continuato Testa, “avremmo potuto aiutarti e forse, se tu fossi rimasta con noi più a lungo, avremmo evitato la brutta figura che hai fatto tu e hai fatto fare all’Italia di fronte a tutto il mondo. Noi della nazionale siamo sempre stati una famiglia, con le nostre antipatie e simpatie. Se tu fossi stata parte integrante, sapresti che si risolvono le questioni in famiglia”.
Anche un’altra pugile azzurra, Sirine Charaabi, ha voluto intervenire su Instagram rivolgendosi direttamente a Carini: “Il tuo concetto di squadra è sempre stato: io prima, io dopo, e se avanza qualcosa, sempre io. Questo rappresenta un po’ la persona che sei”.
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