TRIESTE – La Regione considera il carsismo un patrimonio incommensurabile e per questo incentiva le attività speleologiche attraverso un apposito istituto contributivo, mettendo a disposizione il Catasto regionale. Quest’ultimo è un contenitore di dati e informazioni strutturato nel rispetto della proprietà intellettuale degli autori e rappresenta un autentico strumento di gestione della risorsa speleologica.
L’importanza del patrimonio speleologico
Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente, Fabio Scoccimarro, durante il convegno “Timavo e grotte segrete”, svoltosi al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste. Scoccimarro ha sottolineato come l’interesse pubblico per il patrimonio speleologico sia stato riconosciuto dalla legge 15 del 2016, che ha istituzionalizzato una visione d’insieme del fenomeno carsico, evidenziando il legame indissolubile tra le grotte, le aree carsiche e gli acquiferi carsici.
Un Catasto per il futuro
Il Catasto regionale non è solo un archivio, ma un riferimento fondamentale per le scelte pianificatorie sulla difesa dell’ambiente e le opzioni strategiche di sviluppo sostenibile. “È cruciale”, ha affermato l’assessore, “per garantire che le nostre risorse naturali siano gestite in modo responsabile e rispettoso del nostro ecosistema”.
Le aree carsiche nel territorio
Nel corso del convegno, è stato evidenziato che le aree carsiche coprono quasi il 70% del territorio montano collinare del Friuli Venezia Giulia, alimentando direttamente o indirettamente sorgenti e risorse ad uso idropotabile. “Il Timavo è uno di questi esempi, forse il più eclatante”, ha osservato Scoccimarro. Questo fiume, famoso in tutto il mondo, è diventato un’icona del fenomeno carsico e simboleggia la ricchezza e la diversità del nostro patrimonio naturale.
Il fascino del Timavo
Il Timavo non è solo un fiume; è un’entità carica di fascino e mistero. Scoccimarro ha messo in luce come il Timavo rappresenti una traccia profonda del nostro ecosistema, capace di suscitare un interesse costante e occasioni di approfondimento scientifico. La bellezza e la complessità di questo fiume non smettono mai di attrarre studiosi e appassionati, rendendolo un soggetto di studio imprescindibile per la comunità scientifica.
Un impegno per la sostenibilità
La Regione, attraverso le sue iniziative, dimostra un forte impegno verso la valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio speleologico. È fondamentale che le future generazioni possano beneficiare di queste risorse, che non solo arricchiscono il nostro ambiente, ma anche la nostra cultura e storia.
In conclusione, il convegno al Magazzino 26 ha messo in evidenza l’importanza del carsismo e del patrimonio speleologico, sottolineando il ruolo cruciale di queste risorse non solo come attrattive turistiche, ma anche come fondamentali per la sostenibilità ambientale e la tutela delle acque. L’impegno della Regione rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui il rispetto e la valorizzazione dell’ambiente siano al centro delle politiche locali.
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