CASALE SUL SILE (TV) 15 aprile 2025 – A scuola di cucina e manualità. A Casale sul Sile gli adolescenti della scuola secondaria di primo grado sono entrati in laboratorio per mettere letteralmente le “Mani in Pasta”. È questo il nome del progetto educativo formativo, finanziato dal Comune di Casale sul Sile in collaborazione con Confartigianato Marca Trevigiana Formazione srl e Sconfinamenti, che ha riscosso grande partecipazione tra i ragazzi frequentanti la scuola secondaria di primo grado del Comune. In pochi giorni, infatti, ben 40 ragazzi tra gli 11 e i 14 anni si sono iscritti al laboratorio.
Il percorso formativo gratuito ha preso il via lo scorso 2 aprile 2025 con un workshop introduttivo rivolto ad alunni e ai loro genitori durante il quale il biologo nutrizionista, Mattia Zambon, ha illustrato obiettivi e contenuti del progetto ponendo l’accento sull’importanza di sviluppare una consapevolezza alimentare e uno stile di vita sano, soprattutto in età adolescenziale.
Fulcro dell’iniziativa è stato poi il laboratorio pratico di cucina dal titolo “Pasqua in Cucina: tra Tradizione e Creatività”, che si è svolto nel pomeriggio di ieri, 14 aprile 2025, presso il Circolo ricreativo Auser di via Belvedere con i primi 20 ragazzi. Guidati dal docente pasticciere Ivan Vanin, i ragazzi hanno potuto cimentarsi nella preparazione di prodotti pasquali, tra uova, farina e decorazioni, sperimentando non solo ricette e tecniche, ma anche valori fondamentali come la cooperazione, il lavoro di squadra e il pensiero creativo. Entusiasti i giovani partecipanti si sono messi in gioco con curiosità e passione, scoprendo il piacere di creare con le proprie mani e di condividere l’esperienza con i compagni.
“L’alta adesione tra i ragazzi della scuola secondaria di primo grado al laboratorio Mani in Pasta” è stata un successo inaspettato che ci regala grande soddisfazione – sottolinea il sindaco di Casale sul Sile, Stefania Golisciani. “Con “Mani in Pasta” i ragazzi scoprono che cucinare insieme può essere un modo per imparare, crescere, condividere e costruire nuove relazioni. Un esempio virtuoso di come l’educazione possa partire anche dalla cucina, promuovendo l’acquisizione di competenze utili anche al di fuori della scuola, rendendoli più consapevoli sul cibo e su ciò che mangiano”.
Si ringraziano i docenti pasticcieri Ivan Vanin e Valentina Pavan, la docente psicologa Monia Favaro, il vicepresidente di Confartigianato Flavio Guerretta e la dottoressa Marta Ulliana.