Enrico De Pedis e mons. Vergari: il rapporto nato dopo la seconda detenzione
Durante la seconda detenzione, Enrico De Pedis conosce mons. Vergari, rettore della basilica di Sant’Apollinare, dopo la scomparsa di Emanuela Orlandi. Secondo quanto raccontato dalla moglie, De Pedis sviluppa un buon rapporto con mons. Vergari, appassionato di canto gregoriano, dopo essere uscito dal carcere nel ’88. Questa testimonianza è stata resa dall’avvocato Maurilio Prioreschi davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori.
La sepoltura di Enrico De Pedis a Sant’Apollinare
Dopo la messa domenicale, mons. Vergari manifesta l’intenzione di restaurare la cripta per 10 celle mortuarie. La moglie di De Pedis propone la sepoltura del marito nella cripta, essendo la tomba al Verano oggetto di atti vandalici. La richiesta viene accettata da mons. Vergari e la moglie si fa carico delle spese di ristrutturazione del locale sottostante.
Il percorso giudiziario di Enrico De Pedis
Enrico De Pedis, nato nel 1954, ha avuto un percorso giudiziario complesso che lo ha portato ad essere assolto da tutte le accuse prima della sua morte. Nonostante ciò, dopo la sua morte è stato etichettato come boss criminale. L’avvocato Prioreschi ha sottolineato che De Pedis è stato coinvolto in vari processi, ma è sempre stato assolto.
Considerazioni sul caso Orlandi
L’avvocato ha espresso dubbi sulla pista della Magliana nel caso Orlandi, preferendo la pista bulgara. Ha evidenziato la presenza di numerose scomparse nella zona circostante il Vaticano e ha auspicato che un giorno si possa giungere alla verità su questa vicenda.