CASSACCO – Il Comune prosegue la sua attività di valorizzazione delle figure culturali e artistiche legate al suo territorio con un progetto significativo: un museo dedicato a Carlo Sgorlon, lo scrittore friulano nato a Cassacco nel 1930 e già Premio Strega nel 1983. Questo importante progetto, promosso dal Comune di Cassacco – Assessorato Eventi, musei comunali, volontariato, pari opportunità, ha già ottenuto un contributo dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per l’ampliamento della sezione museale nel centro Civico Comunale. Questo edificio storico attualmente ospita il Museo Luigi Garzoni, l’Auditorium e la Biblioteca comunale. L’importo finanziato, pari a 225.000 euro, servirà a coprire i costi degli interventi programmati per la realizzazione degli spazi espositivi.
Le radici di Carlo Sgorlon
Proprio in questo luogo, un tempo scuola elementare, nasceva Carlo Sgorlon. Suo nonno, Pietro Mattioni, maestro e scrittore friulano, qui viveva all’interno della casa del custode. Narratore, saggista e uomo di vasta e profonda cultura, Carlo Sgorlon è stato uno dei più importanti esponenti della letteratura italiana dell’ultimo secolo. Lontano da ogni tipo di appartenenza politica e da élite culturali troppo claustrofobiche e limitate per il suo libero spirito, lo scrittore friulano ha saputo unire alle grandi doti narrative analisi puntuali e profetiche sulle trasformazioni economico-sociali moderne.
Il sostegno del Comune
Il Sindaco di Cassacco, Ornella Baiutti, entusiasta del progetto, ha dichiarato: «Vogliamo contribuire all’analisi e alla diffusione delle sue opere. Carlo Sgorlon è uno dei più grandi autori della letteratura friulana e italiana contemporanea. La nostra intenzione è raccontare il Friuli tratteggiato nelle sue opere: è nostro obiettivo ricostruire l’atmosfera di “Prime di sere”, suo romanzo del 1971 in lingua friulana ispirato al mondo contadino. Questo romanzo è stato poi riproposto in un video metraggio nel 1993 nel borgo Menut a Conoglano, a cura di Lauro Pittini. Vogliamo anche ricordare altri luoghi significativi della sua vita, come la Città di Udine, dove lavorava come insegnante e dove oggi è conservato il fondo Sgorlon donato alla Biblioteca Civica Vincenzo Joppi dai suoi eredi».
Collaborazioni strategiche
A tal riguardo, il Comune ha già instaurato proficui rapporti con l’assessore alla Cultura, dott. Federico Pirone, per la collaborazione al progetto. Il Sindaco ha ringraziato la squadra coinvolta: l’assessore ai musei comunali Letizia Miotti, l’architetto Michele Tomaselli, coordinatore del RUP del progetto, l’architetto Carlo Mingotti per la parte progettuale ed esecutiva dei lavori, e il professore Marco D’Agostini dell’Università di Udine, curatore degli allestimenti museali, della parte multimediale e dei rapporti con gli eredi Sgorlon.
Innovazioni in arrivo
È prevista la realizzazione di una sala multimediale al secondo piano, accessibile attraversando la sala espositiva. Quest’ultima consentirà l’installazione di un monitor per la proiezione di video, anche inediti, su Carlo Sgorlon, offrendo un’esperienza interattiva ai visitatori.
L’apertura del museo è prevista per il 2025, un traguardo significativo che si propone di celebrare e diffondere l’eredità culturale di uno dei più illustri scrittori friulani.
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