ISERA (TRENTO) — Castel Corno, iconico rudere medievale situato nel cuore del comune di Isera, rimarrà chiuso ai visitatori per un periodo ancora indefinito.
La decisione è stata presa dal sindaco Emanuele Valduga a seguito di una frana avvenuta lo scorso aprile, che ha causato la caduta di massi nella zona circostante la storica struttura.
La causa principale del cedimento sarebbe la fragilità della parete rocciosa su cui sorge il castello, un fenomeno che ha spinto l’amministrazione comunale a mettere in atto misure precauzionali per garantire la sicurezza di residenti e turisti.
La zona resterà, pertanto, inaccessibile fino a nuovo ordine.
Gli enti competenti chiedono un intervento urgente
Il problema è stato prontamente segnalato agli organi provinciali competenti, ai quali è stata inoltrata la richiesta di un “intervento per somma urgenza” per contenere i danni e mettere in sicurezza l’area. Nelle scorse settimane, la Provincia ha effettuato diversi sopralluoghi, durante i quali sono stati valutati i punti più critici della parete e le possibili soluzioni per consolidarla.
Attualmente, i tecnici del comune sono in attesa di precise indicazioni per procedere con i lavori di messa in sicurezza, step imprescindibile per poter riaprire la zona al pubblico in totale tranquillità.
Valore storico e turistico di Castel Corno
Il sindaco Valduga ha sottolineato con fermezza quanto il castello rappresenti un patrimonio di inestimabile valore, sia dal punto di vista storico che turistico. La sua chiusura, infatti, non è solo una perdita momentanea per i cittadini di Isera, ma anche un duro colpo per l’intero comparto turistico locale.
In una recente dichiarazione, il primo cittadino ha ribadito: “Come amministrazione comunale crediamo fortemente nel valore storico e turistico del castello, e speriamo di poterlo riaprire e valorizzare al più presto”. L’obiettivo è quello di preservare e promuovere Castel Corno come simbolo identitario del territorio, attirando visitatori e studiosi da ogni parte.