GORIZIA. La chef Chiara Canzoneri riapre le porte della storica bottega in Via Rastello a Gorizia, dando vita a “La Chincaglieria”. Questo nuovo spazio rappresenta un importante punto di riferimento gastronomico per i goriziani e i turisti, unendo tradizione e innovazione in un’esperienza culinaria unica. L’inaugurazione è prevista per domenica 22 settembre alle 18, nell’ambito del progetto Bando Borghi, che fa parte del Cluster 1 – La Via del BorGO.
Un tributo alla storia
La Chincaglieria è un omaggio alla storica bottega di Domenico Nardini, un luogo che ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva. Ranieri Mario Cossar, nel suo libro “Gorizia d’altri tempi”, descrive con vividezza la bottega situata all’attuale civico 60 di via Rastello. Qui si potevano ammirare ghiottonerie internazionali, esposte sotto un baldacchino, con salsicce disposte a festoni e turgidi zamponi modenesi legati con nastrini di seta rossa. Un luogo che ben presto tornerà a far parlare di sé, grazie all’intraprendenza della chef Chiara Canzoneri.
Un concetto innovativo
Domenica 22 settembre alle 18.00, Chiara Canzoneri riaprirà le porte della storica bottega in una nuova veste, moderna e creativa, ma sempre legata alle sue radici. Nasce così la Chincaglieria Gastronomica, un progetto che combina la tradizione con la ricerca contemporanea, restituendo alla città uno spazio dedicato al gusto e alla scoperta. Chiara, dopo anni di formazione, studio e approfondimento, ha voluto creare un luogo che fosse il fulcro delle sue esperienze enogastronomiche: “La Chincaglieria Gastronomica sarà sicuramente un omaggio alla bottega di Nardini, ma anche il risultato di una lunga riflessione sul territorio e sulle storie che lo accompagnano”.
Un nome significativo
La chef descrive la Chincaglieria come un luogo speciale, a partire dal suo nome. “Il termine chincaglieria indica un insieme di chincaglie, piccoli oggetti di uso domestico o ornamentale, cianfrusaglie. Un termine che ho scelto per il mio personale progetto di via Rastello. Un luogo che sia come me: un po’ cibo, un po’ vino, ma anche un po’ di libri di cucina e accessori quasi inutili ma che ‘fanno bello’. Un luogo del cibo, dove poterlo raccontare, come in un vecchio libro”.
Riscoprire la tradizione
La Chincaglieria non è però solo la storia di una bottega che riapre. È anche la storia della riscoperta di una tradizione in cui affondare le radici dell’innovazione. Chiara, originaria di Caorle ma innamorata di Gorizia, ha deciso di investire in via Rastello. “Insieme a mio marito ho deciso di investire in questo territorio e così, con il progetto della Chincaglieria, abbiamo avuto modo di venire in contatto con la realtà enogastronomica del territorio risalente al 1848. Nella bottega abbiamo trovato alcuni menù storici che raccontano la cultura gastronomica del tempo”.
Menù storici e cultura enogastronomica
La particolarità di questi menù sta nel fatto che fotografano una realtà multietnica, caratterizzata da ricette i cui ingredienti non erano a chilometro zero e provenivano da oltre oceano. “Prodotti reperiti tramite un import-export che dalle stazioni ferroviarie di Lubiana e Vienna raggiungevano il territorio goriziano. Un elemento che mi ha fatto riflettere su quello che sarà il futuro dell’enogastronomia e sull’offerta da portare sul territorio tramite la Chincaglieria,” conclude Chiara.
Un progetto di valorizzazione
La Chincaglieria non sarà solo un punto di riferimento per i goriziani, ma anche per i turisti che soggiorneranno presso la struttura 1848 – Chef’s Rooms, situata al civico 62 di Via Rastello. Le colazioni preparate con prodotti locali e genuini, come caffè di moka, burro montato e yogurt biologico, rappresenteranno un’occasione per far conoscere le eccellenze del territorio anche a chi visita la città.
“Ad oggi, abbiamo coinvolto in questo progetto oltre 30 aziende, un numero che speriamo possa crescere con il tempo,” spiega Chiara. “Tra i prodotti disponibili in bottega ci saranno oltre 40 varietà di miele, marmellate e confetture dolci e salate, aceto e olio, formaggi di capra e bufala friulana, farine biologiche, dolci artigianali, sottaceti, sciroppi e molto altro ancora. La selezione sarà particolarmente attenta ai presidi Slow Food, offrendo solo il meglio delle eccellenze enogastronomiche del territorio”.
Non solo cibo
Ma la Chincaglieria non si limiterà al cibo. Saranno presenti ceramiche artigianali, libri di cucina, gadget gastronomici e piccoli percorsi storici che accompagneranno l’esperienza di degustazione. L’apertura al pubblico è prevista da metà ottobre, con un’offerta di piatti stagionali e prodotti tipici di qualità. Non si tratterà quindi di un ristorante tradizionale, ma di un’esperienza culinaria innovativa, senza menù fissi e con piatti che varieranno costantemente.
Eventi e attività speciali
Saranno organizzate con frequenza cene a tema e degustazioni guidate, con l’obiettivo di creare un dialogo vivo tra cucina e cultura. I lavori per la realizzazione della bottega sono ancora in corso, ma l’energia e la passione di Chiara Canzoneri lasciano intravedere un futuro luminoso per questo progetto. La Chincaglieria Gastronomica sarà un luogo dove tradizione e innovazione si incontrano, in un ambiente che saprà raccontare storie attraverso il cibo, l’arte e il territorio.
Partecipazione al progetto “La Via del Borgo”
L’iniziativa è finanziata con risorse del progetto “Mille anni di storia al centro dell’Europa: Borgo Castello crocevia di popoli e di culture”, con finanziamenti PNRR – Next Generation EU. Questo intervento è stato assegnato al Comune di Gorizia come soggetto attuatore, e per la porzione destinata agli interventi dei cluster tematici, è gestito dalla Direzione centrale cultura e sport della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Il progetto della chef Chiara Canzoneri è parte integrante del Cluster 1 – La Via del BorGO, che mira a favorire la riqualificazione urbana, commerciale e culturale di via Rastello e Borgo Castello nel cuore di Gorizia.
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