Complice il bel tempo, il lunedì di Santa Lucia di Piave, tradizionalmente dedicato agli agricoltori, e alla loro cultura, problematiche e formazione, ha ampiamente compensato la pioggia della domenica, che comunque aveva fatto registrare una buona affluenza di pubblico.
“Siamo tornati ai livelli pre-covid” dice Alberto Nadal, amministratore unico dell’azienda speciale Fiere di santa Lucia “con un totale di presenze intorno alle 100.000 unità, di cui 30.000 direttamente in fiera. Fedeli alla nostra mission, abbiamo iniziato la giornata di lunedì con un convegno di Condifesa in collaborazione con ASNACODI nazionale, presente anche il presidente nazionale Albano Agabiti, sulle emergenze che, a fronte dei mutamenti climatici, trovano sempre meno copertura dalle assicurazioni private. Proprio per questo è stato illustrato un apposito fondo mutualistico nazionale Agricat che, con un finanziamento in buona parte pubblico di 1,5 miliardi di euro in 5 anni, potrà aiutare gli agricoltori in difficoltà per eventi legati al gelo, alla brina e soprattutto alla siccità, secondo parametri tecnologici innovativi e senza più la franchigia del 20% del danno subito”.
Con la moderazione di Giuseppe “Peppone” Calabrese, conduttore di Linea Verde (Raiuno), apprezzatissimo dal grande pubblico per la cifra di umanità e di passione che sempre traspare dal suo lavoro, si è poi svolto un importante incontro sul tema del futuro del Prosecco, la produzione che da molti anni caratterizza più di ogni altra l’agroalimentare del Nordest.
Rispetto al 2020, la produzione è aumentata, fino ad oggi, del 25% e si prevede che entro l’anno raggiungerà il 30%. Un successo da mantenere e incrementare soprattutto con la costante attenzione alla qualità, che è in buona parte determinata, oggi, dal rispetto per l’ambiente e dalla sostenibilità dal campo alla cantina.
Quanto al ruolo centrale del sistema fieristico, Nadal ha ricordato come in Italia il fatturato per le sole vendite dirette sia di 8 miliardi l’anno, con un indotto di 22 miliardi: la sola Fiera di Santa Lucia sviluppa un indotto nel territorio di oltre 10 milioni. Questo, a maggior ragione, proietta il futuro della Fiera di Santa Lucia verso nuove sinergie. E il presidente Zaia aveva domenica, nel corso dell’inaugurazione ufficiale, ricordato come l’agroalimentare veneto valga in totale 10 miliardi. Sono numeri importanti che è necessario mantenere e incrementare, e il prosecco è un valore aggiunto determinante.
L’assessore veneto all’agricoltura Federico Caner ha ricordato come il Prosecco faccia inoltre da traino per molte altre produzioni alimentari e per il turismo di qualità, sempre più attratto dall’enogastronomia salutare e di eccellenza. Coinvolgendo ben 9 provincie tra Veneto e Friuli, con 24.000 ettari di coltivazioni storiche e 5.500.000 ettari di coltivazioni totali, il sistema prosecco si fonda anche e soprattutto sulla cooperazione, che attua il 50% circa dei volumi produttivi.
Il 75% di questo 50% viene imbottigliato e commercializzato dalle cooperative, anche grazie a una cooperazione coesa e strutturata come un’unica grande impresa.
Si è anche ricordata la lunga “semina” del prosecco, che, occorre ricordare, è un vino quasi del tutto sconosciuto ancora negli anni ’70, quando ancora le “bollicine” erano soltanto lo champagne francese e il moscato.
Una storia di pionieri e di tecnici coraggiosi ha fatto sì che oggi i colleghi francesi ancora non sappiano spiegarsi il successo mondiale del Prosecco e il suo fondamentale equilibrio tra volumi e valori. Proprio sui valori dovrà inoltre fondarsi la comunicazione del prosecco, per poter fronteggiare le crisi come quella attuale che, ad esempio, vede un aumento del prezzo del vetro -che resta insostituibile nel packaging- del 70% negli ultimi due anni.
Il presidente di Coldiretti Treviso Giorgio Polegato ha sottolineato l’importanza della filiera , che, a fronte di un know-how collaudato che determina qualità e quantità, promuove il dialogo insostituibile tra le realtà produttive. Oltre alla sostenibilità, anche attraverso la certificazione di sostenibilità SQNP riconosciuta dal Ministero delle politiche agricole (ora , e non a caso, sul modello dell’analogo dicastero francese denominato, inoltre, della ‘sovranità alimentare’).
Un invito a firmare l’appello contro il cibo sintetico è stato lanciato, dopo quello di domenica del presidente Luca Zaia, da Marina Montedoro, presidente Coldirettti Veneto, che ha organizzato il convegno.
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