La sicurezza stradale nella provincia di Treviso ha compiuto un significativo passo avanti con il recente completamento delle opere di protezione sulla SP 4 “di Pedeguarda” a Cison di Valmarino. Prima della pausa di Ferragosto, la Provincia di Treviso ha terminato un intervento cruciale volto a garantire la sicurezza dei cittadini che percorrono questa importante arteria. Questi lavori, iniziati nel mese di luglio, hanno visto la pulizia, il ripristino e la posa di barriere paramassi lungo il tratto stradale che va dal km 16+300 al km 17+000, un’area particolarmente esposta al rischio di caduta massi.
Intervento sulla SP 4: un’azione necessaria per la sicurezza pubblica
La messa in sicurezza della SP 4 a Cison di Valmarino è stata una priorità per la Provincia di Treviso, che ha investito risorse considerevoli in questa opera. Le barriere paramassi sono state installate per proteggere guidatori, ciclisti e pedoni da eventuali cadute di massi, garantendo una circolazione più sicura. L’intervento ha richiesto un approccio tecnico avanzato, con l’impiego di un elicottero per trasportare le barriere fino al versante roccioso, data la difficoltà di accesso alla zona. Dopo aver trasportato i materiali, sono stati eseguiti tutti i lavori preparatori necessari per l’installazione, che è stata completata con successo.
Le barriere paramassi sono fondamentali per prevenire incidenti causati dalla caduta di massi, specialmente in aree montane e rocciose come quella in questione. Questo intervento non solo migliora la sicurezza della SP 4, ma rappresenta anche un esempio di come tecnologie moderne e approcci innovativi possano essere utilizzati per risolvere problemi complessi in ambito infrastrutturale.
Avvio dei lavori sulla SP 635: il passo successivo nella sicurezza stradale
Con il completamento dell’intervento sulla SP 4, l’attenzione si sposta ora sulla SP 635 del Passo San Boldo. A partire dai primi giorni di settembre, prenderanno il via i lavori di mitigazione del rischio di caduta massi lungo il tratto dal km 18+000 al km 21+000. Questi lavori includono la posa di reti protettive progettate per evitare che i massi possano cadere sulla strada sottostante, garantendo così una maggiore sicurezza per gli utenti della strada.
Questi lavori sono particolarmente delicati, considerando che l’area del cantiere si trova a circa 100 metri sopra la strada provinciale. Per garantire la sicurezza dei lavoratori e degli automobilisti, è stato necessario realizzare un sentiero apposito e utilizzare un altro elicottero per il trasporto e l’installazione delle strutture di protezione. L’uso dell’elicottero è essenziale per raggiungere le aree più difficili e per installare le reti protettive in modo sicuro ed efficiente.
Impatti sul traffico e tempistiche della chiusura
Durante l’esecuzione dei lavori sulla SP 635, è prevista una chiusura totale della strada dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 18.00. La chiusura sarà in vigore fino ai primi giorni di ottobre, con la possibilità di riapertura anticipata in caso di condizioni meteorologiche favorevoli. Questo provvedimento è necessario per garantire la sicurezza sia dei lavoratori sia degli utenti della strada, poiché durante il cantiere potrebbe esserci il rischio di caduta di materiale roccioso.
La segnaletica temporanea sarà posizionata in punti strategici per informare gli automobilisti e i residenti della chiusura e delle deviazioni. I cartelli saranno collocati in corrispondenza del semaforo presente al Passo San Boldo (km 16+400) e a monte dell’Osteria al Babau (tornante n.16, km 20+350 circa). Inoltre, verranno installati specifici cartelli di preavviso nelle vallate circostanti, inclusa la SP 4 proveniente da Follina, la SP 635 da Tarzo, e la SP 35 da Revine Lago e Vittorio Veneto, per garantire che tutti i viaggiatori siano adeguatamente informati.
Investimenti e dichiarazioni ufficiali
Il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, ha sottolineato l’importanza di questi interventi per la sicurezza delle infrastrutture stradali della provincia. Marcon ha dichiarato che, durante questo periodo estivo, sono stati investiti 1.694.165 euro in opere di messa in sicurezza e prevenzione in diverse aree, comprese la SP 37 a San Pietro di Feletto, la SP 101 Asolana, la SP 4 a Cison di Valmarino e la SP 422 a Fregona, tutte in fase di completamento. L’intervento sulla SP 635 del Passo San Boldo rappresenta l’ultimo tassello di questo imponente programma di lavori.
Marcon ha inoltre evidenziato che, sebbene le modifiche temporanee al traffico possano comportare dei disagi, questi sono necessari per permettere l’esecuzione dei lavori in sicurezza. L’obiettivo è completare i lavori il più rapidamente possibile per minimizzare l’impatto sugli spostamenti dei cittadini e garantire una maggiore sicurezza stradale una volta terminati i lavori. La disponibilità di condizioni meteorologiche favorevoli ha già consentito di rispettare i tempi previsti, e si spera che lo stesso avvenga per l’ultima fase del cantiere sulla SP 635.
Concludendo, Stefano Marcon ha ribadito l’impegno della Provincia di Treviso a garantire la sicurezza pubblica attraverso investimenti mirati e interventi tempestivi. La sicurezza di tutti rimane una priorità assoluta e questi lavori rappresentano un passo fondamentale verso un miglioramento delle infrastrutture stradali della provincia.
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