Come noto, a partire dal mese di luglio di quest’anno, il territorio di questa provincia è stato interessato da un importante incremento di rintracci di cittadini stranieri provenienti dalla c.d. “rotta balcanica”, la maggior parte dei quali sono stati rintracciati sulle principali direttrici stradali che collegano questo capoluogo con la Slovenia, attraverso Gorizia e Trieste.
Al fine di contrastare efficacemente il fenomeno, lungo le direttrici stradali menzionate e, in particolare, lungo la linea di confine tra Italia e Slovenia ricadente nella giurisdizione del Commissariato di P.S. di Cividale, è stato predisposto un dispositivo che prevede l’impiego non solo di reparti di rinforzo della Polizia di Stato, in particolare il Reparto Prevenzione Crimine Lombardia, ma anche l’impiego del contingente militare dell’Esercito Italiano, nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”.
E proprio una pattuglia di militari dell’Esercito Italiano, congiuntamente ad un equipaggio della Guardia di Finanza, nella mattinata di ieri intercettava nel cividalese gruppo di 5 cittadini stranieri che aveva fatto ingresso illegalmente in territorio nazionale dalla vicina Slovenia.
Gli immediati accertamenti posti in essere dal personale operante permettevano di ricostruire i fatti e di proporre, in base al vigente accordo bilaterale sulla riammissione dei cittadini stranieri, attraverso l’Ufficio della IV Zona Polizia di Frontiera, richiesta di riammissione senza formalità alle Autorità slovene che, sulla base degli elementi riscontrati, dopo poche ore comunicavano di accettare la richiesta.
Nella mattinata odierna i 5 cittadini stranieri sono stati accompagnati da personale della Questura presso il Settore Polizia di Frontiera di Gorizia per il perfezionamento delle procedure di riammissione e la consegna alle Autorità slovene.
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