L’Imposta Municipale Unica (IMU) è una tassa locale che si applica sulla proprietà immobiliare in Italia. Per il 2023, ci sono alcune importanti novità da considerare nel calcolo dell’IMU. Vediamo come si calcola e quali sono le nuove disposizioni per il 2023.
Calcolo dell’IMU 2023
Il calcolo dell’IMU avviene secondo una semplice formula matematica, uno degli elementi fondamentali per riuscire a comprendere quanto si dovrà pagare è la rendita catastale. Ma come puoi fare se non conosci la rendita catastale?
Semplice, attraverso la visura catastale online puoi ottenere tutte le informazioni sull’immobile di riferimento, e da lì risalire al valore della rendita.
Come anticipato, dunque, la formula base per il calcolo dell’IMU è la seguente:
Rendita catastale+5%×coefficiente catastale.
Per esempio, se la rendita catastale dell’immobile è di 1.000 euro e il coefficiente catastale è dello 0,8, il calcolo sarà:
1.000+(1.000×0,05)×0,8=1.040 euro
Oltre a questo calcolo di base, è importante considerare le aliquote specifiche stabilite dal comune, che possono variare a seconda della categoria catastale dell’immobile.
Esenzione IMU per immobili occupati illegalmente
La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto un’importante novità riguardante l’esenzione dall’IMU per i proprietari di immobili occupati illegalmente.
Questa modifica legislativa si inserisce nell’ambito delle misure già stabilite dalla Legge di Bilancio 2020, ma va a specificare e ampliare le condizioni di esenzione.
Per poter beneficiare di questa esenzione, i proprietari devono aver presentato una denuncia all’autorità giudiziaria per reati quali violazione di domicilio o invasione di terreni ed edifici.
La legge richiede che il proprietario comunichi al Comune, tramite modalità telematiche, il possesso dei requisiti che danno diritto all’esenzione.
Inoltre, qualora cessi il diritto per l’esenzione, è necessario che il soggetto passivo comunichi tempestivamente tale cambiamento al Comune.
Dichiarazione IMU 2023
Per l’anno fiscale 2022, la dichiarazione IMU deve essere presentata entro il 30 giugno 2023. Questo termine si sovrappone con la dichiarazione IMU del 2021, la cui scadenza è stata prorogata a causa del Decreto Milleproroghe.
La dichiarazione può essere effettuata in forma cartacea o trasmessa telematicamente.
Importante notare che la dichiarazione IMU ha effetto anche per gli anni successivi, a meno che non intervengano modifiche nei dati che influiscono sull’importo dell’imposta dovuta. In tal caso, è necessario presentare una nuova dichiarazione.
Dichiarazione IMU degli Enti non Commerciali
Il termine per la presentazione della Dichiarazione IMU ENC è fissato anch’esso al 30 giugno. Gli enti non commerciali, come definiti dalla legge, devono presentare la dichiarazione telematica IMU ENC, in riferimento agli immobili utilizzati esclusivamente per attività non commerciali.
Questa dichiarazione è rivolta agli enti che rientrano in specifiche categorie legali e possiedono immobili destinati esclusivamente all’esercizio di attività non commerciali. La presentazione tempestiva di questa dichiarazione è cruciale per evitare penalità.
Agevolazioni imu per immobili in comodato
Tra le agevolazioni introdotte vi è la riduzione del 50% dell’aliquota IMU per le abitazioni concesse in comodato d’uso ai parenti in linea retta. Questo incentivo fiscale è pensato per facilitare l’accesso all’abitazione principale ai familiari prossimi.
Per accedere a questa riduzione, è necessario che il contratto di comodato sia registrato, che il comodante possieda in Italia una sola abitazione concessa in comodato, e che risieda nello stesso comune in cui si trova l’immobile concesso. Vi sono eccezioni per alcune categorie catastali.
Novità sulle Aliquote IMU
La legge di bilancio 2023 ha modificato i poteri concessi ai Comuni nella gestione delle aliquote IMU. Ora, i Comuni hanno maggiore flessibilità nel diversificare le aliquote IMU in base a determinate situazioni.
Questo cambiamento significa che i contribuenti dovranno prestare particolare attenzione alle delibere comunali per comprendere come le aliquote IMU locali potrebbero influenzare l’ammontare dell’imposta dovuta.
Altri Aspetti da Considerare
Prima di definire il calcolo dell’IMU, è necessario fare anche altre considerazioni che potrebbero cambiarne l’importo. Nello specifico tra gli altri aspetti da considerare ci sono:
- Aliquote e Decisioni Locali: Le aliquote IMU possono variare in base a decisioni delle amministrazioni locali e alle caratteristiche dell’immobile.
- Detrazioni e Agevolazioni Fiscali: Sono possibili detrazioni o agevolazioni fiscali in base a determinati criteri, come la presenza di familiari conviventi o l’utilizzo dell’immobile come abitazione principale.
- Modifiche dei Dati: È importante aggiornare la dichiarazione IMU in caso di modifiche dei dati che influenzano l’importo dell’imposta dovuta.
Il calcolo dell’IMU 2023 richiede attenzione a vari aspetti, inclusi i cambiamenti legislativi recenti. È fondamentale tenere conto delle specificità locali, delle possibili esenzioni e agevolazioni, nonché dei termini per la presentazione delle dichiarazioni. La comprensione accurata di queste norme può aiutare i contribuenti a gestire efficacemente le loro responsabilità fiscali relative agli immobili.
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