MONTECCHIO MAGGIORE (VICENZA) – Sei persone sono state denunciate per aver pubblicato commenti offensivi contro la Polizia Locale su Facebook, a seguito di un incidente stradale verificatosi durante un inseguimento. L’episodio risale allo scorso 31 marzo e ha scatenato una valanga di reazioni online, alcune delle quali hanno superato il limite della libertà di espressione, sfociando in vere e proprie offese e diffamazioni.
Il video diffuso online
Il tutto è nato da un video amatoriale pubblicato sulla pagina Facebook “Sei di Montecchio Maggiore se”, in cui si mostrava il risultato dell’incidente avvenuto durante un inseguimento da parte di una pattuglia della Polizia Locale. Nel filmato, girato da un ciclista di passaggio, si vede l’auto di servizio schiantata contro una struttura a bordo strada. Nonostante il post iniziale non contenesse insulti, la sezione dei commenti ha subito preso una piega diversa.
Offese gravi contro il corpo di polizia
In poco tempo, centinaia di utenti hanno commentato il post. Alcuni si sono limitati a battute o osservazioni ironiche, ma diversi altri hanno pubblicato insulti gravi e denigratori diretti non solo agli agenti coinvolti, ma all’intero corpo della Polizia Locale dei Castelli. Le forze dell’ordine hanno quindi aperto un’indagine per identificare i responsabili dei commenti più gravi e lesivi.
Sei denunciati per diffamazione aggravata
A conclusione dell’attività investigativa, sono state individuate sei persone, quattro uomini e due donne, tutte residenti in diverse località del Vicentino e anche fuori provincia. Per tutti è scattata la denuncia per diffamazione aggravata ai sensi dell’articolo 595, comma 3 del Codice Penale. Questo reato prevede pene che vanno da sei mesi a tre anni di reclusione, oltre a una multa non inferiore a 516 euro.
La reazione delle istituzioni locali
«Dispiace vedere che ci sia chi deride l’operato delle forze dell’ordine», ha commentato il sindaco di Montecchio Maggiore, Silvio Parise. Ha inoltre sottolineato l’importanza di rispettare le istituzioni e ha parlato di «mancanza di senso civico». Il primo cittadino ha assicurato che le persone responsabili verranno perseguite legalmente, ricordando che il rispetto delle regole vale anche online.