Nata nel giorno della Madonna della Salute del 1923 a Galzignano Terme (PD), Gemma Vanzan, ha festeggiato ieri (21 novembre) a Monastier (TV) il suo centesimo compleanno. La sua straordinaria longevità, assieme ad un’energia e lucidità invidiabili, fa capire quanto questa commemorazione abbia avuto un legame speciale con la vita di nonna Gemma.
Ancora oggi, a “Villa delle Magnolie” dove risiede, dopo aver rifatto il letto con assoluta indipendenza, legge tutte le mattine il quotidiano al quale ha voluto abbonarsi e segue in TV i notiziari tutte le sere. La lettura è diventata un rifugio e una fonte di gioia per lei, contribuendo alla sua salute mentale e al suo benessere.
Ma nonna Gemma, anche a 100 anni, ha un altro segreto da svelare a chi ambisce a raggiungere il suo stesso traguardo: la pratica costante delle passeggiate. Gemma cammina un’ora al giorno in tre differenti momenti: al mattino, dopo pranzo e dopo cena, prima di andare a letto. “Camminare, senza correre” ci racconta nonna Gemma “perché quando si corre ci si stanca troppo”. Un’abitudine che non solo la aiuta contro eventuali dolori alle gambe ma che trova radici nella sua giovinezza trascorsa nei campi di famiglia. “Sono sempre stata una donna lavoratrice” ha affermato Gemma, “ho sempre lavorato tanto e adesso mi godo il meritato riposo”.
Dai suoi racconti, carichi di emozione e affetto, emerge una vita dedicata alla famiglia, al lavoro e all’amore.
Gemma ha vissuto la sua infanzia a Carrara San Giorgio (PD) con i genitori – Veronica e Beniamino – che ricorda come persone buone, oneste e dedite al lavoro. Cresciuta in una famiglia numerosa, composta da ben dieci figli, Gemma aiutava la madre nelle faccende di casa e nell’accudire i suoi fratelli e sorelle più piccoli.
Dopo aver incontrato Emilio, l’amore della sua vita, Gemma ha pazientemente atteso la fine della guerra per coronare il suo amore con il sacro vincolo del matrimonio. La coppia ha vissuto momenti felici a Carrara S. Stefano e successivamente si è trasferita a Rovarè di San Biagio di Callalta nel trevigiano, nel 1959. Gemma ed Emilio hanno condiviso una vita di amore e rispetto reciproco, dando vita a una famiglia con tre figli: Ivana, Paolo e Stefano, e diventando nonni di cinque nipoti e bisnonni di due adorabili bimbe.
In occasione del suo centesimo compleanno, nonna Gemma è stata festeggiata a “Villa delle Magnolie” nel corso di una bella festa, alla quale hanno partecipato anche altre tre centenarie, Maria, Egle e Giuseppina. Compleanno allietato da un musicista, una grande torta ma soprattutto tanti fiori e regali. Il più prezioso, in assoluto, quello della presenza di tutti i suoi parenti comprese le sorelle di Gemma che, grazie all’impegno dei suoi figli, sono riuscite a reincontrarsi, proprio ieri, dopo ben sei anni senza vedersi.
E poi, nel giorno in cui il Ministero dell’istruzione ha chiesto un minuto di silenzio nelle scuole, nonna Gemma ha chiesto invece che durante la sua festa tutti i partecipanti fermassero i festeggiamenti per un …minuto di rumore battendo mani e piedi “perché” – ha detto la centenaria- le donne devono farsi sentire e non rimanere in silenzio”.
I molteplici episodi di violenza di genere, sempre più spesso agli onori della cronaca ci sono oggi e c’erano in passato. “La violenza domestica è una cosa molto brutta” ha detto Gemma “ricordo che in passato c’era una famiglia vicina a me, e il marito era una persona violenta. Litigavano spesso. Oggi, sono grata di essere circondata da amore e serenità.” Un’altra grande lezione di vita di questa splendida donna che ha soffiato 100 candeline.
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