Il progetto “LA PAROLA PER LA MUSICA – I MECCANISMI LINGUISTICI DEL TESTO DI UN BRANO MUSICALE” associa l’organizzazione di una rassegna rivolta a promuovere e sostenere il panorama delle produzioni musicali e gli autori contemporanei della nostra regione e del Nord Est che pongono una particolare attenzione al contenuto letterario del testo, a una raccolta e pubblicazione di dati, documentazioni e contributi per evidenziare, anche in senso storico ed evolutivo, la valenza e l’impatto comunicativo dei contenuti letterari e linguistici dei testi.
Dopo un primo incontro a novembre, due serate musicali in cui si esibiranno alcuni cantautori e artisti della regione.
Il programma nel dettaglio:
Martedì 12 Dicembre 2023, ore 20
Auditorium Casa della Musica, Via dei Capitelli 3, Trieste
Suoneranno e si racconteranno: Omar Giorgio Makhloufi, Cortellino, Massimo Serli, Giovanni Zacchigna Omar Giorgio Makhloufi
Triestino d’adozione, attore, regista e drammaturgo, da un paio di anni si dedica anche a un’altra sua grande passione, la musica. Di recente ha pubblicato l’ep “Fuori Luogo vol. 1” registrato dal vivo. Classe ’93, Omar nasce in Calabria da madre arbëreshë e padre algerino, è cresciuto a Piacenza, nel 2018 si è diplomato come attore alla Civica Accademia D’arte Drammatica Nico Pepe di Udine, si è trasferito poi a Trieste nel 2019 dove ha fondato la compagnia Artifragili. Appassionato di musica da sempre, formatosi col miglior cantautorato della scuola inglese (Beatles, Kinks, Bowie, Nick Drake), suona chitarra e ukulele, approfondisce le sue conoscenze musicali e autoriali tra le mura della scuola di Teatro a Udine, dove fonda la sua prima band musicale (iSiamo), oggi compone in italiano e tra i suoi riferimenti cita Rino Gaetano.
Cortellino
Enrico Cortellino ha esordito nel 2007 per l’etichetta Arab Sheep con il nome d’arte Cortex (ora abbandonato), quattro album ufficiali (una decina se si contano demo e autoproduzioni), è stato premiato da Mogol due volte: la prima nel 2008 quando ha vinto anche una borsa di studio per il CET, dove si è poi diplomato come “Interprete di musica leggera italiana”, e un secondo premio nel 2016. “Solo quando sbaglio” del 2019 è il suo ultimo album, sono seguiti diversi singoli. A fine ottobre ha pubblicato “Rivoluzione digitale” (LaPOP), un brano nato da una riflessione sul futuro e il nostro rapporto con la tecnologia.
Massimo Serli
Si appassiona alla musica fin da bambino. Studia un po’ il pianoforte e poi, da autodidatta, la chitarra. Fa esperienze di attore/musicista nell’associazione Culturale Fabbrica delle Bucce che usa, in produzioni drammaturgiche originali, canzoni e musica dal vivo, secondo i codici del teatro di strada. Dal 2003 al 2006 è membro del gruppo Maxmaber Orkestar, scrivendo alcune canzoni del primo cd “Ancheniente!”. Fa parte, come attore e musicista, della attuale compagnia di Playback Theatre del Fvg. Durante gli anni continua a scrivere canzoni soprattutto in dialetto triestino. Nel 2017 coinvolge Diego Primosi alle percussioni ed Andrea Medeot al contrabbasso, nel progetto live “In parziale miglioramento altrove”. Nel 2019 esce l’omonimo cd, ospite prestigioso alla tromba e armonica cromatica, Stefano Muscovi.
Giovanni Zacchigna
Classe 1996, inizia la sua carriera in ambito musicale nel 2014 come chitarrista del gruppo Agrakal. Questo progetto, nato dall’interesse per la musica cantautorale e quella mediterranea, vedrà il gruppo cambiare spesso formazione e strumentazione ed esibirsi nel territorio regionale in diversi concerti. “Prima rotta” viene pubblicato nel 2016 ed è il primo ep registrato in studio di questo gruppo che rimarrà attivo fino ad inizio 2018. Nel 2019, Giovanni pubblica il suo primo album di inediti dal titolo “Le Canzoni Della Stanza”: un concept composto da 9 brani. Nel 2021, Giovanni viene selezionato dal Festival Frattempi per partecipare ad una residenza artistica per cantautori guidata da Edoardo De Angelis e Alberto Laruccia. Nel 2022 Giovanni, insieme a due poeti del territorio, crea un progetto di musica e poesia per l’anteprima del Dedica Festival di Pordenone dello stesso anno. Interessato forse più alla composizione musicale che alla composizione letteraria, Giovanni quando scrive racconta di contraddizioni che vengono alla luce, di morali alla messa in discussione e di qualche inquietudine sbucata fuori all’improvviso o rimasta nascosta.
Mercoledì 13 Dicembre 2023, ore 20
Auditorium Casa della Musica, Via dei Capitelli 3, Trieste
Suoneranno e si racconteranno: Rental0012, Frank Get, Paola Rossato, Raffaele Verdiani
Frank Get
Cantante, bassista, chitarrista, pianista e compositore, il songwriter triestino – all’anagrafe Franco Ghietti (decise di adattare il suo nome al mercato internazionale trovandosi per esempio a suonare allo springsteeniano “Light of Day” ad Asbury Park nel New Jersey) – comincia la sua carriera musicale nel 1979: può considerarsi un pilastro del rock made in Trieste, oltre che grande conoscitore del territorio (che spesso entra nelle sue canzoni). Frank Get aveva pubblicato tre anni fa il cd “False Flag”, quindicesimo della carriera, e il libro “Ti racconto la mia terra” (Mgs Press), festeggiando quarant’anni di carriera. Nel 2023 è uscito «Still Blowin’», un omaggio a Bob Dylan.
Paola Rossato
La cantautrice goriziana debutta con l’album “Facile” nel 2018, che la porta ad aprire i live di Eugenio Finardi, Kyla Brox, Mirkoeilcane raccogliendo importanti riconoscimenti: finalista alle Targhe Tenco e al concorso “L’artista che non c’era”, premio speciale del Mei per il miglior disco femminile d’esordio del 2018. Nel disco l’hanno accompagnata noti musicisti della scena regionale come Sergio Giangaspero (chitarre), Simone Serafini (basso, contrabbasso e violoncello), Ermes Ghirardini (batteria e percussioni), Gianpaolo Rinaldi (pianoforte, hammond), Mirko Cisilino (tromba), Nevio Zaninotto (sax) e ospite speciale il rapper Doro Gjat nel brano “Non dormo” di cui è stato realizzato un videoclip diretto da Simone Vrech. Attualmente sta lavorando a nuovo materiale, con testi anche in inglese.
Rental0012
I Rental0012 nascono nel 2020 tra i banchi di scuola, figli della pandemia. Iniziano a comporre a distanza. “Feel the air”, album di debutto, esce a dicembre 2021 dopo un anno di lavoro, nel quale sperimentano vari generi e spaziano dall’acustico all’indie al rock, passando per pop, rap e bossanova. In seguito, sono stati ospiti di festival e concorsi musicali, tra cui il Premio Casa della Musica di Cervignano, interviste e podcast per i media sia italiani che sloveni. Ciò che caratterizza il gruppo è, infatti, l’origine in parte slovena, espressa linguisticamente nei testi delle canzoni. I quattro diciottenni pubblicano poi un EP, “La vita in una sera”, che determina una nuova fase musicale. Come influenze citano Radiohead, il rap americano dell’ultimo decennio, Tyler The Creator, Kanye West, Slowdive, My Bloody Valentine, Venerus e Mace, i Verdena, il produttore indie Ceri.
Raffaele Verdiani
Rapper triestino del collettivo Katana Music, classe ’99, in arte Nagana. Intraprende, dall’età di 13 anni, la strada della scrittura e della musica, ritagliandosi fin da subito spazi ove esibirsi. Ha “rappato” anche in alcuni spettacoli di Pino Roveredo e ha partecipato a progetti e spettacoli (spesso coordinati dal fratello Theo) come “Stolen Wordz”.
L’appuntamento conclusivo della rassegna sarà con un incontro lunedì 18 dicembre sempre alla Casa della Musica, alle 18.
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