ASIAGO – Nell’ambito di un’operazione volta a rafforzare la sicurezza economico-finanziaria, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza hanno intensificato i controlli nel periodo pre-festivo, con particolare attenzione al corretto impiego della manodopera nelle imprese operanti nell’altopiano di Asiago. L’obiettivo principale dell’operazione è stato quello di contrastare l’utilizzo illecito di lavoratori non regolarmente assunti, un fenomeno che diventa particolarmente problematico in concomitanza con l’afflusso turistico durante le festività di fine anno.
Controlli mirati nel settore alberghiero e della ristorazione
Il settore che ha suscitato maggiori preoccupazioni è stato quello alberghiero e della ristorazione, notoriamente esposto a un elevato rischio di impiego di manodopera in nero, soprattutto durante le stagioni turistiche di picco. Le Fiamme Gialle della Tenenza di Asiago hanno focalizzato l’attenzione su diversi locali commerciali, riscontrando la presenza di due lavoratori non regolarmente assunti. I lavoratori stavano prestando la propria attività all’interno di strutture alberghiere e ristorative, senza essere registrati nei libri paga e senza alcuna copertura contributiva.
Sanzioni e sospensione dell’attività
A conclusione delle verifiche, i militari hanno irrogato sanzioni per un totale di 5.850 euro. Inoltre, è stata inviata una segnalazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Vicenza, che ha disposto la sospensione dell’attività di una struttura alberghiera. La sospensione resterà in vigore fino a quando non verranno regolarizzati gli adempimenti necessari per l’assunzione legale dei lavoratori impiegati.
Un’azione contro l’economia sommersa
Questa operazione si inserisce in una strategia più ampia della Guardia di Finanza, finalizzata a combattere l’economia sommersa, un fenomeno che sottrae risorse significative al sistema fiscale e danneggia tanto i lavoratori, spesso sottoposti a condizioni di sfruttamento, quanto le imprese che operano nel rispetto delle normative. L’iniziativa dei militari si inserisce quindi nel contrasto ad una competizione sleale che mina la stabilità e la competitività delle imprese oneste sul territorio.