TRIESTE – “La battaglia per migliorare la qualità della vita delle persone affette dal morbo di Parkinson e dei loro caregiver è anche culturale e richiede un cambiamento dei modelli sanitari, troppo concentrati sull’acuzie a discapito della gestione della cronicità”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute, Politiche sociali e Disabilità, Riccardo Riccardi, intervenendo al convegno internazionale sul Parkinson organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia presso la sede del MIB di Trieste.
Cambiare l’approccio alle patologie degenerative
Riccardi ha sottolineato come il Parkinson, malattia silenziosa e progressiva, rappresenti una sfida per il sistema sanitario, richiedendo un superamento dei “silos verticali” organizzativi per mettere la cronicità al centro della vita e non solo della sopravvivenza. “Il convegno potrà offrire preziosi contributi di esperienze, buone pratiche e idee da valorizzare”, ha concluso l’assessore.
Numeri e partecipazione di rilievo
In Italia il morbo di Parkinson interessa circa 300mila persone, di cui 5mila nel Friuli Venezia Giulia. All’evento hanno partecipato esperti di livello internazionale, con la presenza in collegamento della presidente del Comitato Ambiente e Sanità del Consiglio d’Europa, Anne-Marie Chavanon, e del presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti. Tra gli ospiti anche l’ex presidente della Giunta regionale Renzo Tondo.