Quest’anno ‘Le Giornate del cinema muto’, l’evento che animerà nuovamente Pordenone, dal 2 al 9 ottobre e porterà il capoluogo della Destra Tagliamento ancora una volta al centro dell’attenzione della cultura internazionale, compie 40 anni: nel suo percorso ha saputo crescere coinvolgendo anche il suo hinterland, ma soprattutto offrendo a chiunque opportunità di arricchimento che la rilettura del passato attraverso documenti e reperti filmici è in grado di apportare. Lo ha rimarcato l’assessore regionale alla Cultura intervenendo alla presentazione al Teatro Verdi di Pordenone di una manifestazione che, ha rilevato, ha dato modo nel tempo di riscoprire tesori della filmografia e di far rivivere testimonianze di un’epoca.
Nel ringraziare il Comune di Pordenone che sostiene la manifestazione e che ha consentito il suo sviluppo anche in questa edizione, l’assessore ha colto l’occasione per rilevare che ‘Le giornate del cinema muto’ rappresentano l’esempio di come si dovrebbe orientare una società civile e culturalmente preparata.
La manifestazione rappresenta infatti ancora una volta l’antitesi a episodi che si stanno verificando e che hanno preso il nome di ‘cancel culture’, nonché uno stimolo a contrastare i fenomeni recenti di ‘talebanesimo culturale’. L’ultimo, forse più eclatante dal punto di vista culturale, educativo, sociale, è quello vissuto in Canada, dove sono stati bruciati, con un gesto simbolico che va condannato, i fumetti di Asterix, il guerriero gallico che ha stimolato e richiamato l’attenzione alla lettura e alla storia dell’antica Roma di centinaia di migliaia di giovani e non solo di tutto il mondo. Si tratta di manifestazioni di esaltazione di un negativismo culturale che fortunatamente, è stato rilevato, generano nelle persone preparate reazioni orientate nella direzione opposta rispetto a quella voluta dai protagonisti.
La presentazione de ‘Le giornate del cinema muto’ ha consentito alla Regione di ribadire lo spessore della manifestazione, internazionale e che sottintende un lavoro di ricerca, recupero e restauro molto importante, oggi reso più semplice grazie all’utilizzo del digitale, che gli appassionati quest’anno potranno apprezzare in presenza, grazie alle disposizioni anti-pandemia, condividendo così le emozioni trasmesse dalle immagini con i vicini di poltrona e con gli altri partecipanti, o ritrovarsi all’uscita per commentare nei locali della città le scene e le immagini ammirate sul grande schermo.
Il programma de ‘Le giornate del cinema muto’ si svilupperà con quattro proiezioni giornaliere con un filo conduttore sulla condizione della donna nel mondo e sulle grandi opere di attrici e registe, precorritrici dell’epoca del cinema sonoro.
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