PORDENONE – Il 27 settembre alle 20.30, il palcoscenico del Teatro Verdi di Pordenone si trasformerà in un omaggio a uno dei più illustri intellettuali friulani con la pièce “Dio Potente”. Questo spettacolo, prodotto dal Teatri Stabil Furlan (TSF), racconta la vita e l’opera di Renato Appi, drammaturgo, poeta e appassionato animatore culturale originario di Cordenons. Appi è noto per il suo contributo alla Società filologica friulana e all’Ente Friuli nel Mondo, dove ha ricoperto il ruolo di vicepresidente, influenzando profondamente la cultura locale.
Un’importante celebrazione culturale
La scelta di presentare “Dio Potente” al Teatro Verdi non è casuale; il presidente del TSF, Lorenzo Zanon, ha sottolineato l’importanza di questo evento nel riconoscere il valore di Appi, un uomo che ha contribuito a rendere il teatro pordenonese un punto di riferimento culturale. “Ringraziamo l’Associazione Teatro Pordenone e il suo presidente per la disponibilità a ospitarci in questa struttura, fondamentale per la nostra storia”, ha dichiarato Zanon.
La regia di Andrea Appi
A dirigere la pièce è Andrea Appi, nipote di Renato e noto per il suo ruolo nel duo comico “I Papu”. La regia è un omaggio personale e intimo, poiché Andrea esplorerà aspetti meno noti della vita di suo zio, rivelando una figura non solo di grande spessore artistico, ma anche umano. Il titolo stesso, “Dio potente”, riflette il forte legame di Renato con la religione, utilizzando questa espressione per trovare la forza nei momenti difficili.
Andrea ha definito la sua assunzione alla regia come “una scelta coraggiosa”, poiché la sua visione artistica è ben distinta da quella di Renato. Tuttavia, il direttore artistico del TSF, Massimo Somaglino, ha notato come questa collaborazione rappresenti una fusione perfetta tra tradizione e innovazione, due anime che caratterizzano il lavoro del Teatri Stabil Furlan.
Un’eredità culturale
La figura di Renato Appi è emblematicamente legata alla cultura friulana. Dal 1962, Appi ha svolto un ruolo cruciale nella creazione di istituzioni culturali che ancora oggi arricchiscono il panorama artistico del Friuli Occidentale. “Portare la sua storia al pubblico è un atto dovuto”, ha affermato Somaglino, sottolineando l’importanza di dare visibilità a coloro che hanno contribuito a valorizzare il patrimonio culturale della regione.
Andrea Appi ha evidenziato come il suo zio fosse un visionario, sempre orientato verso il futuro, ma con una forte connessione alle radici della sua terra. “È fondamentale far conoscere il lato personale di Renato”, ha affermato, evidenziando come la sua vita fosse caratterizzata da un profondo amore per la lingua e la cultura friulana.
Info e biglietti
La pièce sarà arricchita dalle musiche dal vivo di Arno Barzan e vedrà in scena anche Maria Ariis. Per chi desidera partecipare a questo evento significativo, i biglietti saranno disponibili dal 16 settembre 2024 presso la biglietteria del Teatro Verdi (Viale Martelli, 2), aperta dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19, e il sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. È possibile acquistare i biglietti anche online sul sito www.teatroverdipordenone.it.
Per ulteriori informazioni, contattare l’infoline al numero 0434.247624 o visitare le pagine social del Teatri Stabil Furlan.
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