TRIESTE – Il Trieste Film Festival 2025 si arricchisce di un evento straordinario con la prima del documentario “Noi siamo gli errori che permettono la vostra intelligenza”, che racconta la storia dell’Accademia della Follia, la compagnia teatrale unica in Italia fondata da Claudio Misculin nel 1982. Il film, scritto e diretto dalla regista Erika Rossi, ripercorre le tappe di una realtà che ha saputo unire arte e follia, restituendo dignità a chi ha vissuto il manicomio e il disagio mentale attraverso il teatro.
Un’Accademia che sfida gli stereotipi
L’Accademia della Follia, che ha radici nella Trieste di Franco Basaglia, è nata come una compagnia che non si è limitata a fare teatro-terapia, ma ha scelto di affrontare e rivendicare il disturbo mentale, trasformandolo in un’opportunità per diventare professionisti del teatro. I suoi membri, definiti “matti di mestiere e attori per vocazione”, hanno messo in scena storie di vita autentiche, uscendo dallo stereotipo della “malattia” per abbracciare l’identità di attori professionisti. La compagnia ha infatti contribuito a dimostrare che la “follia” può essere una risorsa, non un ostacolo, e che la diversità, la malattia e la solitudine sono parte integrante della condizione umana.
Il film: un tributo a Misculin e alla sua eredità
Il documentario di Erika Rossi, che verrà proiettato il 19 gennaio 2025 (ore 11) presso il Teatro Miela di Trieste, è un tributo a Claudio Misculin, che ha guidato l’Accademia per oltre quarant’anni. La sua morte nel 2019 ha lasciato un vuoto profondo, ma il suo lavoro e la sua filosofia continuano a vivere. Nel film, Rossi intreccia il passato e il presente dell’Accademia, documentando le testimonianze di chi ha condiviso il percorso con Misculin, come Angela Pianca, Cinzia Quintiliani e Sarah Taylor, ma anche immagini inedite da archivi storici e filmati degli spettacoli realizzati dalla compagnia.
Un film che celebra il valore della diversità
Il titolo del film, “Noi siamo gli errori che permettono la vostra intelligenza”, è un omaggio a Franco Rotelli, psichiatra e storico supporter dell’Accademia, scomparso nel 2023. Il film non solo racconta la storia di Misculin, ma celebra anche il valore delle diversità, un tema fondamentale nel contesto di Trieste e del movimento basagliano. L’Accademia della Follia si è distinta nel panorama culturale internazionale come un esempio di inclusività, di cura attraverso la creatività e di recupero del senso di dignità per chi è stato emarginato dalla società.
Un percorso che continua
A distanza di anni dalla sua nascita, l’Accademia della Follia continua a esistere e a crescere, portando avanti il suo lavoro attraverso spettacoli, corsi di formazione e una forte presenza sul territorio. Il tour nazionale del documentario, che prenderà il via da Bergamo il 26 febbraio 2025, è un’occasione per far conoscere a un pubblico sempre più ampio la forza di un progetto che ancora oggi è di grande importanza sociale e culturale.