La prima edizione della Dolomiti Mountain School, che ha raccolto l’eredità della precedente Summer School, si avvia verso i titoli di coda: venerdì 11 novembre, infatti, il Palazzo Veneziano di Malborghetto ospiterà l’ultima giornata della rassegna. Protagonisti indiscussi dei dibattiti, che andranno in scena tra le 9.30 e le 12.30 e tra le 14 e le 18, saranno i sentieri di montagna, visti sia dal punta di vista storico che gestionale: il titolo dell’appuntamento, infatti, è “Sentieri, una rete con troppi buchi”.
La Mountain School della Fondazione Dolomiti UNESCO si pone l’obiettivo di portare all’attenzione di addetti ai lavori e appassionati le tematiche più attuali e scottanti della montagna, analizzandole attraverso le lenti d’ingrandimento dei maggiori esperti italiani e fornendo spunti di riflessione che attraversano diversi settori, dal turismo al lavoro, dalla geologia all’architettura.
Dopo i saluti istituzionali di Pierpaolo Zanchetta del Servizio biodiversità del Friuli Venezia Giulia e di Mara Nemela, direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO, il giornalista e coordinatore della Mountain School Gianpaolo Carbonetto presenterà il programma e darà avvio ai lavori.
Il primo ad intervenire sarà Boris Preschern, sindaco del Comune di Malborghetto-Valbruna, con “Il problema dei sentieri: dal dire al fare”. Seguirà Enrico Agostinis, storico della Carnia e dell’alpinismo friulano, con un excursus sulle trasformazioni che hanno coinvolto queste terre dal titolo “I sentieri della montagna friulana. Da pastori e migranti a turisti 3.0”. Spetterà ad Annibale Salsa, presidente del Comitato scientifico di Accademia della Montagna del Trentino e docente emerito di antropologia culturale, concludere i talk della mattinata con “Sentieri alpini: arterie pulsanti delle Alpi aperte”.
Le discussioni del pomeriggio si apriranno con Gianluca Barnabà, del Servizio foreste e corpo forestale delle Regione Friuli, che affronterà le tematiche su “La gestione dei sentieri all’interno delle proprietà forestali regionali”. Sul palco salirà poi Attilio De Rovere, guida alpina e cartografo, per parlare di un tema di natura tecnica, ovvero “La gestione informatica delle variazioni nella sentieristica”. L’intervento successivo, a cura del presidente della Struttura operativa sentieri e cartografia del CAI Alessio Piccioli, affronterà un argomento analogo, “Il catasto digitale della rete escursionistica italiana”. Pier Giorgio Tami, presidente della Commissione Giulio Carnica Sentieri, Rifugi e Opere Alpine del CAI FVG, descriverà “Le strutture alpine del CAI FVG. Passato, presente e futuro tra luci e ombre”. Infine, prima del dibattito conclusivo, il direttore del Servizio turismo e commercio della Regione, Massimo Giordano, parlerà del ruolo della Regione per quanto riguarda “La rete sentieristica a supporto del turismo”.
La partecipazione è, come sempre, gratuita, ma è necessario registrarsi sul sito della Comunità di montagna della Carnia. Il percorso è aperto ad amministratori, tecnici, liberi professionisti, rappresentanti di aziende di promozione turistica, associazioni, operatori economici, studenti e, più in generale, alle persone interessate ai territori delle Dolomiti UNESCO.
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