RONCADE (TREVISO) – Un’occasione per riflettere, ispirarsi e agire concretamente: l’incontro “Donne Imprenditrici: una leadership che guarda lontano” ha riunito oltre 100 donne alla guida di aziende e realtà professionali, in un momento di confronto carico di contenuti ed emozioni. L’evento, promosso da ConfapiD Treviso, si è svolto giovedì 22 maggio presso il Ristorante “Perché” e ha puntato l’attenzione su modelli organizzativi inclusivi, equità di genere e valorizzazione delle diversità come strumenti di sviluppo.
Donne leader tra ostacoli sistemici e nuove prospettive
Le partecipanti, impegnate in differenti ambiti imprenditoriali, hanno condiviso esperienze di leadership, sfide quotidiane e strumenti concreti per guidare il cambiamento. Luana Teso, presidente di ConfapiD Treviso, ha posto l’accento sulla doppia segregazione che molte donne subiscono: orizzontale, perché concentrate in settori meno valorizzati, e verticale, per la difficoltà ad accedere a ruoli apicali.
Teso ha sottolineato: «Non è una questione di merito: diplomate e laureate superano gli uomini nei risultati, ma il mercato le penalizza». Tra i nodi irrisolti: flessibilità lavorativa che diventa penalizzazione, assenza di reti di sostegno familiari, redditi inferiori e carriere interrotte dalla maternità. Un problema sistemico che, se non affrontato, limita l’equità e frena la crescita.
Interventi tra innovazione, empatia e strumenti per la crescita
L’evento ha ospitato interventi di alto livello, a partire da quello di Giulia Longato (Stampoplast Srl), incentrato sul passaggio generazionale e la leadership empatica, fino a Maria Grillo, esperta di comunicazione e gestione dei conflitti in ambienti dinamici.
Marta Gulino ha parlato di “leadership inclusiva”, Anna Rado di intelligenza artificiale e linguaggio di genere, mentre Gioia Fracasso, consulente patrimoniale, ha affrontato il tema della self-leadership. Infine, Nicola Zanon, amministratore unico di Apindustria Servizi, ha presentato le opportunità di bandi e agevolazioni per l’imprenditoria femminile.
L’incontro è stato arricchito da un intermezzo artistico a cura della Scuola di Danza Studio 25, che ha saputo coinvolgere la platea in un momento di emozione e leggerezza.
I dati sull’occupazione femminile e l’urgenza di una svolta
L’occupazione femminile in Italia resta tra le più basse d’Europa. Secondo Veneto Lavoro, nel 2023 le donne occupate tra i 15 e i 64 anni in Veneto rappresentavano il 62,8%, dato che nel terzo trimestre del 2024 è salito al 62,9%. Un progresso lento, con un divario di circa 15 punti percentuali rispetto agli uomini.
Questa disparità non è solo una questione di pari opportunità, ma un ostacolo alla crescita economica, sociale e culturale del Paese. Come ribadito durante l’evento, la leadership femminile è una risorsa strategica: non va solo sostenuta, ma messa al centro di un cambiamento strutturale.