L’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante, ha illustrato oggi in IV Commissione i dettagli del ddl 36, che si focalizza sulla rigenerazione del patrimonio edilizio privato, la riduzione del consumo di suolo e l’efficientamento energetico nella regione. La presentazione del provvedimento ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle Ater, delle Comunità di montagna, delle categorie economiche e degli ordini professionali.
Amirante ha sottolineato che l’obiettivo principale della normativa è quello di supportare e favorire interventi sugli edifici già esistenti al fine di ridurne l’impatto ambientale. La necessità di tali interventi è emersa anche durante il lockdown del marzo 2020, quando l’obsolescenza degli impianti di riscaldamento ha causato un aumento dei livelli di inquinamento atmosferico nonostante la riduzione del traffico stradale.
Il ddl mira inoltre a limitare il consumo di suolo, soprattutto nelle zone periferiche, considerando anche il calo delle nascite attuale. La Regione intende sostenere interventi di efficientamento energetico, utilizzo di fonti rinnovabili, sicurezza sismica e riqualificazione del patrimonio immobiliare privato esistente attraverso specifici bandi.
Le misure di sostegno riguardano interventi di manutenzione straordinaria, restauro, ristrutturazione ed efficientamento energetico, con differenti modalità di gestione. I beneficiari delle agevolazioni saranno persone fisiche residenti in Friuli Venezia Giulia, condomìni, imprese e professionisti, per interventi su edifici nel territorio regionale di cui sono proprietari o titolari di diritti reali.
In sintesi, il ddl 36 si propone di promuovere interventi mirati alla sostenibilità ambientale, alla riduzione del consumo di suolo e all’efficientamento energetico, incentivando la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente.
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