Trieste, 30 novembre 2021 – Infrastrutture necessarie a dare respiro all’area pedemontana pordenonese, sia sul fronte del traffico su ferro sia quello su gomma, allo scopo di “alleggerire il territorio dai mezzi pesanti e dal congestionamento veicolare” così Emanuele Zanon, consigliere regionale del Gruppo Misto e rappresentante del Movimento Regione Futura, intervenuto oggi in IV Commissione.
Sono tre le opere strategiche che secondo il Consigliere Zanon necessitano di avanzare nella fase di studio e progettazione, con particolare riferimento a un ripensamento al collegamento viario tra la zona industriale di Meduno e il raccordo alla Cimpello-Sequals. “Un’opera fondamentale per deaffaticare il territorio e distogliere il passaggio dei mezzi pesanti. Si tratterebbe di una bretella di collegamento tra la zona industriale di Meduno e il raccordo alla Cimpello Sequals, progetto al centro di uno studio presentato nel 2019 dall’allora Uti Valle delle Dolomiti Friulane. È evidente come quell’area necessiti di un’infrastruttura viaria proprio per separare il traffico veicolare ordinario da quello dei mezzi pesanti collegato agli importanti insediamenti industriali che insistono su quest’area, evitandone il passaggio passare attraverso i centri urbani di Travesio, Meduno, Cavasso” ha spiegato il Consigliere regionale di Regione Futura.
Un alleggerimento e riorganizzazione del traffico veicolare che riguarda anche “il completamento della linea su rotaia Sacile-Gemona, e la realizzazione di interventi da parte di Rfi per sistemare i passaggi a livello (specialmente a Sacile). La tratta ferroviaria era stata pensata anche per finalità turistiche attualmente però sospese in seguito all’interruzione della programmazione dei treni storici” ha aggiunto il consigliere regionale Emanuele Zanon.
La direttrice che attraversa l’area pordenonese fino a raggiungere lo snodo di Gemona “diventa funzionale al territorio specie nel tratto mancante della Sequals-Gemona. Si tratta di un’opera dibattuta già da molti anni, al centro anche di uno studio di fattibilità che ci aspettiamo possa volgere al termine quanto prima” ha concluso Zanon interrogando la giunta e la direzione regionale in merito al riavvio delle fasi di studio che porteranno a definire un’analisi socio-economiche di fattibilità dell’opera.
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