Udine, 14 novembre 2022 – Nel quattrocentesimo anniversario della nascita di Jean-Baptiste Poquelin, in arte Molière, il cartellone di prosa del Giovanni da Udine accoglie il suo Malato immaginario, testo scritto nel 1673 dal commediografo per il se stesso attore e interpretato sul palcoscenico fino agli ultimi istanti di vita.
La commedia, in scena da martedì 22 a giovedì 24 novembre 2022, vede nel ruolo del titolo uno degli attori italiani più amati di sempre, Emilio Solfrizzi. Una impegnativa ma centratissima prova d’attore per l’artista pugliese che, accompagnato dalla regia rigorosa di Guglielmo Ferro, indossa in scena le vesti del pavido protagonista vittima degli inganni dei suoi interessati protettori, ben contenti di alimentarne le fobie per il proprio tornaconto personale; anche la moglie, Bellonia, sposata in seconde nozze non vede l’ora di mettere le mani sul suo patrimonio. Irrimediabilmente ipocondriaco, pavido, imprigionato nella sua paura di ammalarsi, Argante pensa addirittura di far sposare la propria figlia con il figlio di un medico, per unire, per così dire, l’utile al dilettevole. Ma la fida cameriera e il di lui fratello riusciranno con uno stratagemma ad aprirgli gli occhi…
Irrimediabilmente ipocondriaco, Argante si circonda di medici inetti e furbi farmacisti ben contenti di alimentarne le fobie per il proprio tornaconto personale. In scena, accanto a Emilio Solfrizzi, troveremo Lisa Galantini, Antonella Piccolo, Sergio Basile, Viviana Altieri, Cristiano Dessì, Cecilia D’Amico, Luca Massaro e Rosario Coppolino. Scene di Fabiana Di Marco, costumi di Santuzza Calì, musiche di Massimiliano Pace.
Mercoledì 23 novembre alle 17.30 Emilio Solfrizzi e la Compagnia dello spettacolo incontreranno il pubblico a Casa Teatro. Partecipa la psicologa Giada Sinelli, (Casa della Psicologia, Udine), conduce Elena Commessatti scrittrice e giornalista (ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili).
Prodotta da Compagnia Molière e La Contrada -Teatro Stabile di Trieste in collaborazione con Teatro Quirino Vittorio Gassman, la commedia nell’allestimento che vedremo al Giovanni da Udine rispetta l’originale salvo per la mancanza degli intermezzi di musica e balli – inseriti a suo tempo da Molière per compiacere Re Luigi XIV- e insiste sugli aspetti comici della sceneggiatura. “Il teatro come finzione, come strumento per dissimulare la realtà, fa il paio con l’idea di Argante di servirsi della malattia per non affrontare “i dardi dell’atroce fortuna” – sottolinea Guglielmo Ferro nelle note di regia – . Il malato immaginario ha più paura di vivere che di morire, e il suo rifugiarsi nella malattia non è nient’altro che una fuga dai problemi, dalle prove che un’esistenza ti mette davanti. La tradizione, commettendo forse una forzatura, ha accomunato la malattia con la vecchiaia, identificando di conseguenza il ruolo del malato con un attore anziano o addirittura vecchio, ma Molière lo scrive per sé stesso, quindi per un uomo sui 50 anni, proprio per queste ragioni un grande attore dell’età di Emilio Solfrizzi restituisce al testo un aspetto importantissimo e certe volte dimenticato”. Fra le risate riconosceremo, grazie al linguaggio leggero della commedia, le nostre fragilità.
Orari e recapiti Biglietteria
La biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine in via Trento 4 a Udine è aperta dal martedì al sabato dalle 16.00 alle 19.00 (chiusa nei giorni festivi e i lunedì). Martedì 22, mercoledì 23 e giovedì 24 novembre sportelli aperti dalle 16.00 fino all’inizio dello spettacolo. Acquisti online su vivaticket.it.
TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE
Via Trento, 4 – 33100 UDINE
martedì 22 novembre 2022 ore 20:45
mercoledì 23 novembre 2022 ore 20:45
giovedì 24 novembre 2022 ore 19:30
IL MALATO IMMAGINARIO
di Molière
con Emilio Solfrizzi
e Lisa Galantini, Antonella Piccolo, Sergio Basile, Viviana Altieri,
Cristiano Dessì, Cecilia D’Amico, Luca Massaro
e con Rosario Coppolino
scene Fabiana Di Marco
costumi Santuzza Calì
musiche Massimiliano Pace
regia Guglielmo Ferro
produzione Compagnia Moliere, La Contrada – Teatro Stabile di Trieste
in collaborazione con Teatro Quirino – Vittorio Gassman
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