Dal 6 ottobre 2024 al 7 gennaio 2025, il Museo Carnico delle Arti Popolari “Michele Gortani” di Tolmezzo offrirà un’opportunità unica di esplorare il mondo degli scarpets attraverso una nuova esposizione. Questa mostra, intitolata “Il tempo della memoria è il futuro: la tradizione degli scarpets ispira i fashion designer di domani”, si propone di unire il patrimonio artigianale della regione con la creatività di giovani designer provenienti da tutto il mondo. Si tratta di un’iniziativa che rappresenta un incontro tra la tradizione e l’innovazione, portando i visitatori a riflettere su come il passato possa ispirare il futuro.
Inaugurazione dell’esposizione
L’inaugurazione dell’esposizione avrà luogo sabato 5 ottobre alle ore 11.00. Questo evento segnerà l’apertura di un percorso espositivo che si estenderà su due sale del museo. Una di queste sale ospiterà una bottega artigiana, un luogo dove i visitatori potranno non solo osservare, ma anche interagire con il processo di produzione degli scarpets. Qui, per la prima volta, sarà possibile ammirare gli scarpets realizzati a mano da sedici giovani designer internazionali, tutti finalisti di ITS Contest 2024. Questi giovani talenti sono stati affiancati da neoartigiane formate nel corso di specializzazione “Scarpetti. I Scarpets de Cjargne”, un programma che ha unito l’expertise artigianale con nuove visioni creative.
Un progetto collaborativo di successo
Questa esposizione rappresenta l’atto finale di un progetto più ampio, sostenuto da una rete di partner che include la Fondazione ITS, la Tessitura di Sauris, Carnia Arte Tessile, e il Carnia Industrial Park, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. La collaborazione tra queste istituzioni è fondamentale per promuovere il patrimonio culturale locale e supportare la creatività emergente. Il design e la grafica dell’esposizione sono stati curati dallo Studio Durì, che ha progettato uno spazio capace di valorizzare ogni singolo pezzo esposto.
L’esposizione non si limita a presentare semplici oggetti; è un viaggio esperienziale che invita i visitatori a immergersi in un mondo dove la memoria della tradizione artigianale incontra il futuro della creatività. Ogni scarpet racconta una storia, una fusione di esperienze e culture che si intrecciano per dare vita a creazioni uniche e sorprendenti.
Le creazioni in mostra
Durante la visita, i partecipanti avranno l’opportunità di ammirare una serie di opere straordinarie, ognuna delle quali è il risultato di un intenso lavoro creativo. Tra queste, la cake version dello scarpet realizzata da Tal Maslavi, che gioca con forme e colori in un modo inaspettato. Ci sarà anche il scarpet gioiello di Richard Farbey, un pezzo che sfida le convenzioni e porta un tocco di lusso nella tradizione. Inoltre, i visitatori potranno scoprire lo scarpet minimalista e total black di Marcel Sommer, caratterizzato da intarsi di pelle che ne accentuano l’eleganza.
Uno dei pezzi più affascinanti in esposizione è senza dubbio quello di Momoka Sato, vincitrice di ITS Contest, che trae ispirazione dallo stile vittoriano, reinterpretando il classico in chiave contemporanea. Non meno interessante è lo scarpet arricchito da frange proposto da Silvia Acien Parrilla, che sembra danzare al ritmo del flamenco, evocando immagini vivide e dinamiche.
Anche i materiali giocano un ruolo cruciale nelle creazioni esposte. Lo scarpet in jeans di Ivan Delogu rappresenta un audace mix di praticità e stile, mentre il modello di Lilian Navarro, trasformato in uno stivaletto, unisce taffetà moiré grigia a inserti di pelle effetto serpente e dettagli che richiamano le sneakers, creando un ponte tra il mondo streetwear e quello della tradizione artigianale.
Le opere presentate non solo celebrano la creatività dei giovani designer, ma sono anche un tributo alla maestria artigianale delle tradizioni locali. Saranno affiancate dagli scarpets tradizionali custoditi nel museo, creando un dialogo tra passato e presente. Ogni pezzo è un piccolo gioiello che dimostra come l’arte dell’artigianato possa evolversi, mantenendo viva la sua essenza.
Un’esperienza immersiva nella bottega artigiana
Una delle caratteristiche distintive dell’esposizione è la bottega artigiana allestita per l’occasione. Qui, artigiane del progetto “Scarpetti. I Scarpets de Cjargne” si alterneranno per mostrare ai visitatori, passo dopo passo, i segreti dell’arte della realizzazione a mano delle calzature tradizionali carniche. Questo spazio non è solo un luogo di dimostrazione, ma anche un’opportunità per interagire e porre domande, offrendo un’esperienza diretta e coinvolgente.
I visitatori potranno vedere con i propri occhi il lavoro meticoloso e la passione che stanno dietro ogni scarpet, apprendendo le tecniche che sono state tramandate di generazione in generazione. Le artigiane accoglieranno anche eventuali ordini su misura, permettendo di portare a casa un pezzo di tradizione, personalizzato secondo i desideri di ciascuno.
Il valore della tradizione per il futuro
Aurelia Bubisutti, Presidente del Museo Carnico, ha commentato: “Abbiamo pensato a questa piccola esposizione temporanea per valorizzare la preziosa esperienza laboratoriale realizzata in collaborazione con ITS Arcademy. Sono certa che il pubblico sarà sorpreso da queste creazioni che sveliamo per la prima volta. Gli scarpets in esposizione al Museo sono pezzi unici dove, vedrete, passato e futuro si compenetrano e convergono in un’unica dimensione, quella del patrimonio materiale e immateriale. Sarà un’occasione da non perdere per scoprire e riscoprire il fascino della memoria delle nostre tradizioni, una storia senza tempo, fonte di ispirazione senza confini”.
Barbara Franchin, Presidente della Fondazione ITS e fondatrice di ITS Contest, ha aggiunto: “Siamo orgogliosi di questo emozionante scambio tra i giovani designer internazionali e le bravissime neo-artigiane carniche. Insieme, hanno contribuito a far conoscere la storia degli Scarpetti nel mondo. È stato meraviglioso vedere come una tradizione così radicata possa ispirare e affascinare culture diverse: l’artigianato locale può davvero avere un impatto universale perché i suoi valori si sposano oggi più che mai con la creatività dei giovani”.
Informazioni pratiche per i visitatori
L’esposizione sarà aperta al pubblico negli orari di apertura del Museo Carnico. Gli interessati possono consultare il sito ufficiale www.museocarnico.it per maggiori dettagli sulle modalità di accesso e sulle attività in programma. È un’opportunità imperdibile per immergersi in un viaggio che attraversa il tempo e lo spazio, esplorando le radici profonde di un’arte che continua a evolversi.
In conclusione, “Il tempo della memoria è il futuro” rappresenta non solo un’esposizione, ma un vero e proprio manifesto dell’importanza di mantenere vive le tradizioni artigianali. La sinergia tra il passato e il presente, la creatività e l’innovazione, promette di offrire un’esperienza ricca e stimolante per tutti coloro che desiderano conoscere e apprezzare l’artigianato carnico.
Fotografie di Massimo Gardone / Azimut
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