Vendevano e pubblicizzavano on line farmaci contro il Covid, a partire da un antiparassitario usato in campo veterinario, il cui principio attivo l’Ema ha raccomandato di non utilizzare al di fuori degli studi clinici. Ma offrivano anche prodotti presentati come integratori alimentari a cui attribuivano proprietà terapeutiche, come pure medicinali che si possono acquistare solo con una prescrizione medica. Per questo 42 siti, collocati su server esteri, sono stati oscurati dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, all’esito di una nuova operazione contro il cybercrime. Salgono così a 283 i siti chiusi dall’inizio dell’anno, quasi tutti (244) per violazioni legate alla pandemia.
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