Una nuova speranza per la prevenzione del diabete tipo 2
Un farmaco sperimentale di Eli Lilly, chiamato tirzepatide, ha dimostrato di ridurre significativamente il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 in pazienti adulti con prediabete e obesità o sovrappeso. Il farmaco, somministrato settimanalmente per via sottocutanea, ha portato a una riduzione del peso corporeo fino al 23% rispetto al 2,1% del placebo alla fine del periodo di trattamento. Questi risultati emergono dallo studio Surmount-1, il più lungo mai condotto su tirzepatide, i cui risultati sono stati pubblicati su ‘The New England Journal of Medicine’ e presentati durante ObesityWeek 2024. L’analisi ha evidenziato una riduzione del 94% del rischio di sviluppare diabete tipo 2 per tutte le dosi di tirzepatide rispetto al placebo nel corso dei 3 anni di studio nei pazienti con prediabete e problemi di peso. Quasi il 99% delle persone trattate con tirzepatide non ha sviluppato diabete entro la settimana 176, mentre la perdita di peso corporeo osservata con il farmaco è stata mantenuta nel tempo.
Un passo avanti nella lotta al diabete
Riccardo Candido, presidente della Federazione delle società diabetologiche italiane, ha commentato che i risultati dello studio Surmount aprono nuove prospettive nel trattamento preventivo del diabete, sottolineando l’importanza di intervenire precocemente per evitare la progressione della malattia. Tirzepatide è il primo farmaco a doppia azione sui recettori Gip e Glp-1, che svolgono un ruolo chiave nella regolazione del metabolismo. Oltre alla riduzione del rischio di diabete, il farmaco ha mostrato miglioramenti nel controllo della glicemia e dei fattori di rischio cardiovascolare, mantenuti nel tempo. L’effetto ritardante sull’insorgenza del diabete è stato attribuito principalmente alla perdita di peso indotta da tirzepatide.
Combattere l’obesità per prevenire il diabete
Rocco Barazzoni, presidente della Società italiana di obesità, ha evidenziato l’importanza di ridurre l’obesità per prevenire il diabete tipo 2, considerando che la maggior parte dei pazienti affetti da questa malattia sono in sovrappeso o obesi. I risultati dello studio Surmount confermano l’efficacia di tirzepatide e suggeriscono un nuovo approccio terapeutico che collega la riduzione del peso corporeo alla prevenzione del diabete e delle sue complicanze. La sicurezza e la tollerabilità del farmaco sono state confermate nel lungo periodo, con eventi avversi generalmente di lieve o moderata entità, concentrati soprattutto a livello gastrointestinale.
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