GORIZIA – Il cuore pulsante del Friuli Venezia Giulia si prepara ad accogliere un evento inedito, dove il mondo del vino incontra l’ironia tagliente della satira in un mix di gusto, arte e cultura.
Sabato 26 e domenica 27 aprile, Piazza Sant’Antonio e Palazzo Lantieri a Gorizia saranno lo scenario del primo Festival Mondiale dell’Eno(Satira), una manifestazione ideata dal Movimento Turismo del Vino FVG che promette di sorprendere, coinvolgere e far riflettere con leggerezza.
Due giorni intensi, ricchi di appuntamenti che vanno ben oltre la semplice degustazione. Il vino, protagonista assoluto, si racconta attraverso le parole di vignaioli, esperti e artisti, ma anche con le matite graffianti di vignettisti internazionali, pronti a disegnare dal vivo su bottiglie e bicchieri per dar vita a una nuova forma di comunicazione visiva e sensoriale. Il festival si inserisce all’interno del progetto transfrontaliero promosso dall’Unione Europea e finanziato dal Programma Interreg Italia-Slovenia 2021-2027, un’iniziativa che mira a valorizzare il patrimonio culturale e vitivinicolo della zona di confine.
Convegni, degustazioni e performance artistiche
L’apertura ufficiale è prevista sabato 26 aprile alle ore 11 a Palazzo Lantieri con il convegno “Enoturismo con Spirito: la terra, il vino, la satira”. Un confronto tra accademici, giornalisti, artisti e rappresentanti del Movimento Turismo del Vino, che discuteranno di come l’enoturismo possa essere raccontato con uno sguardo ironico ma profondo, capace di emozionare e avvicinare anche i meno esperti.
Tra i partecipanti: Antonello Maruotti, docente di statistica alla Lumsa di Roma, Salvatore Amaduzzi dell’Università di Udine, Carlo Cambi, giornalista e scrittore, e Silvestro Serra, direttore della rivista del Touring. Presenti anche Violante Gardini Cinelli Colombini, presidente nazionale del Movimento Turismo del Vino, Alfio Krancic, presidente della giuria del concorso Spirito di Vino e il vignettista Mattia De Luca.
Nel pomeriggio, alle 15.30, in piazza Sant’Antonio, spazio alla masterclass “Il gusto in 4 calici”, condotta dall’enologo Wayne Young, newyorkese da anni residente in Friuli, con un profondo amore per il territorio e i suoi vini.
Arte e vino nel bicchiere
Il momento clou di sabato sarà però “Vino & satira: una degustazione a doppio sorso”, dalle 16 alle 19 sotto la tensostruttura in piazza. Un’esperienza immersiva dove vini friulani, italiani e sloveni si intrecciano con performance artistiche dal vivo: i vignettisti disegneranno direttamente su bottiglie e bicchieri mentre il pubblico assaporerà i calici raccontati dai produttori. Un vero viaggio tra sapori e tratti di penna, dove il bicchiere diventa una tela.
Domenica tra arte, gusto e un tour tra le cantine
Domenica 27 aprile, la manifestazione riparte con una nuova degustazione esperienziale alle ore 11, guidata dal giornalista Stefano Cosma, dove arte e vino tornano protagonisti con disegni realizzati in tempo reale. Segue, nella seconda tensostruttura, una nuova sessione di degustazioni “a doppio sorso” dalle 11.30 alle 15, sempre sotto la guida esperta di Cosma.
Gran finale alle 14.30 con il “Bus dell’Eno(Satira)”, un tour itinerante tra le cantine simbolo del progetto: Borgo Conventi a Farra d’Isonzo, Fondazione Villa Russiz a Capriva del Friuli e The Doktor a Nova Gorica. Il rientro è previsto in piazza Sant’Antonio, dove si chiuderà l’evento con un brindisi collettivo.
Un festival che unisce territori e linguaggi
L’obiettivo del Festival Eno(Satira) è chiaro: unire territori, storie, tradizioni vinicole e ironia in un solo grande evento partecipativo. Un modo innovativo per far conoscere i vini del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia, raccontandoli non solo attraverso degustazioni tecniche, ma anche con linguaggi creativi e accessibili come il disegno satirico.
Come sottolinea la presidente del Movimento Turismo del Vino FVG, Elda Felluga, “questo Festival rappresenta un viaggio originale e coinvolgente, dove la satira diventa il filo conduttore per esplorare non solo il vino, ma anche l’anima del territorio che lo produce”.