VICENZA – Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Vicenza, in collaborazione con l’I.N.P.S., hanno proseguito le attività di contrasto alle frodi legate al Reddito di Cittadinanza, accertando indebite erogazioni per un valore complessivo di circa 350.000 euro. L’intervento si inserisce nell’ambito di un’azione più ampia di tutela della spesa pubblica, con particolare attenzione alla prevenzione delle infiltrazioni criminali nel sistema delle prestazioni sociali.
Indebite erogazioni e richieste non dichiarate
Gli accertamenti effettuati hanno portato alla denuncia di 46 soggetti, con la scoperta di contributi indebitamente percepiti per un ammontare di 350.000 euro. Inoltre, sono stati rilevati oltre 33.000 euro di contributi ancora da riscuotere. Tra le violazioni più comuni emerse, spiccano l’omessa comunicazione dello stato detentivo di un beneficiario, la mancata dichiarazione di variazioni dello stato occupazionale o di residenza, e l’assenza del requisito di residenza continuativa sul territorio italiano.
Abusi gravi e comportamenti fraudolenti
In alcuni casi, i beneficiari avevano omesso di dichiarare redditi percepiti o condanne penali pregresse, come nel caso di un soggetto che non ha indicato i redditi del 2018 e le condanne avvenute nei 10 anni precedenti la richiesta. In altri episodi, sono emersi tentativi di occultamento di residenza e veicoli, con importi indebitamente percepiti che in alcuni casi superavano i 20.000 euro.
Tra i casi più gravi, alcuni beneficiari risultavano privi del requisito di “onorabilità” necessario per accedere al Reddito di Cittadinanza, come nel caso di una persona che aveva presentato la domanda durante il periodo di custodia cautelare, con un profilo criminale significativo, tra cui condanne per traffico di droga.
L’importanza della vigilanza e della collaborazione istituzionale
I controlli, che si sono avvalsi anche del supporto delle Agenzie delle Dogane e dei Monopoli di Stato, hanno rivelato che alcuni beneficiari avevano ottenuto ingenti somme tramite giochi online, senza dichiarare i relativi guadagni. Questi redditi non erano stati riportati né nelle dichiarazioni ISEE né nelle dichiarazioni sostitutive uniche per l’ottenimento del beneficio.
Le Fiamme Gialle proseguiranno le indagini e i controlli per garantire l’uso corretto delle risorse pubbliche, assicurando che il Reddito di Cittadinanza venga destinato esclusivamente a chi ne ha effettivamente diritto, contribuendo al reinserimento nel mondo del lavoro delle fasce più deboli.
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