Disturbi del sonno, stress, ansia, paura: ad esserne afflitti, dopo la pandemia, sono il 24% dei medici di continuità assistenziale, quasi uno su quattro. Lo stesso accade a un medico di famiglia su dieci, al 4% dei medici ospedalieri e al 3% degli odontoiatri. Sono i dati – relativi alla cosiddetta sindrome da burnout – che emergono dall’indagine conoscitiva “la condizione dei medici a due anni dall’inizio della pandemia”. Lo studio e’ stato realizzato dall’Istituto di ricerca Piepoli, per conto della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) e sarà presentato nei dettagli domani, nel corso della conferenza nazionale sulla questione medica in programma al teatro Argentina di Roma.
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