Forza Italia FVG e Progetto FVG per una Regione speciale rinforzano sul territorio, nello specifico dell’Isontino, il patto di collaborazione già intrapreso in consiglio regionale, base di un “polo dei moderati” nella coalizione di centrodestra. Il “Patto per l’Isontino”, il primo di una serie che interesserà anche il resto del territorio regionale, è stato presentato alla stampa oggi – lunedì 20 luglio 2020 – nell’agriturismo Klanjscek a Gorizia.
Ad aprire gli interventi è stato Giuseppe Nicoli (coordinatore provinciale di Gorizia e capogruppo in consiglio regionale di Forza Italia): “Abbiamo deciso di unire le forze nella maggioranza di centrodestra che fa riferimento al presidente Fedriga e che sta governando bene. Progetto FVG e Forza Italia hanno iniziato a portare avanti in consiglio regionale un’azione collaborativa rispetto agli obiettivi che vogliamo raggiungere, dando un apporto importante a una coalizione di centrodestra composta da più anime: la nostra è quella moderata. Inutile di conseguenza presentarsi separati nel territorio. I nostri gruppi sono distinti e collaborano quotidianamente, con continui contatti anche con gli assessori di riferimento. Ora iniziamo a declinare queste strategie sul territorio: abbiamo determinato di organizzarci anche sul territorio in maniera più capillare, non solo nei consigli comunali. Un’esperienza che, personalmente, ritengo vada allargata a tutte le realtà moderate, dall’Udc alle civiche, un’area che non guarda né alla Lega né a Fratelli d’Italia”.
Per Maurizio Tripani (coordinatore provinciale di Gorizia di Progetto FVG) “questa intesa è naturale, priva di forzature: nel ragionamento politico è risultata molto semplice, un’evoluzione che non abbiamo bisogno di spiegare. Ovviamente senza disperdere l’esperienza costruita da ciascuna delle due parti, che invece vogliamo ampliare. L’obiettivo è far decollare il terzo polo del centrodestra, raggruppando un elettorato moderato che ora è distante dalla politica, senza portare via voti a nessuno. Il patto del l’Isontino arriva dopo tentativi passati di annessione a Trieste o Udine, un passo falso sbagliato nella sua concezione e finalità: l’Isontino ha una sua vocazione di cerniera tra territori e rappresentò una delle ragioni alla base della nascita della Regione Friuli Venezia Giulia”.
Patto “benedetto” anche da Rodolfo Ziberna, sindaco di Gorizia e componente del coordinamento regionale di Forza Italia, per il quale “oggi non ci troviamo per concordare passi utili politicamente, ma per prendere atto di una condivisione già esistente. Una certa deriva che aveva Progetto FVG ora è estranea da questo movimento”.
Anche per Maurizio Del Bello (vicecoordinatore di Progetto FVG) sono i sindaci il primo riferimento per i cittadini e dunque anche per il nuovo patto tra moderati. Di conseguenza, come ha osservato Mauro Di Bert (presidente e capogruppo in consiglio regionale di Progetto FVG), “sarebbe innaturale non concretizzare questa collaborazione. Noi ci misuriamo con il voto: meno affermazioni di principi, più lavoro tra la gente. Per intercettare quanti non hanno attualmente riferimenti ma si identificano nel lavoro del buon padre di famiglia, credono nei buoni principi, nel rispetto e nella lealtà. Possiamo fare un grande percorso insieme: mi auguro che questa, in un territorio magnifico come quello di Gorizia, sia solo una prima tappa”.
Un accordo “importantissimo”, per l’assessore regionale Sergio Bini (coordinatore regionale di Progetto FVG): “Stiamo costruendo un polo moderato, con il quale poter dare un contributo positivo alla coalizione di centrodestra. Un gruppo che va ampliato e la presenza in sala di esponenti Udc è un segnale importante. Un polo che al voto vale una doppia cifra percentuale importante. Per questo suggelleremo questo rapporto anche a Udine, Pordenone e Trieste. Nel territorio di Gorizia non imporremo nomi, chiederemo invece di avvicinare persone serie, tornando dove una volta i partiti rappresentavano il meglio di sé: la selezione della classe dirigente”.
Conclusioni affidate alla deputata Sandra Savino, coordinatrice regionale di Forza Italia. “Un’intesa sviluppata nel tempo e basata su alcuni punti comuni da sviluppare dapprima in consiglio regionale, poi nei territori. Concordo che la politica debba partire dal basso, privilegiando il rapporto diretto con i cittadini. “Moderato” significa lavorare con prudenza, responsabilità, coerentemente con le situazioni concrete. In questo momento paga di più la politica urlata, ma sono convinta che tornerà una politica più ragionata. Forza Italia, casa dove convivono più anime e dove non vige il pensiero unico, con Progetto FVG ha trovato punti di contatto e ora avvia un processo di consolidamento dei rapporti. Non deve essere un’unione che guardi alla salvaguardia delle rispettive posizioni, ma che sposi la causa della competenza, della ragionevolezza e della mediazione, basata sul principio degli interessi dei nostri cittadini”.
Alla domanda se il patto si tradurrà in liste uniche ai prossimi appuntamenti elettorali, Nicoli ha risposto che “sul territorio si faranno ragionamenti su come portare avanti questa unità d’intenti, se presenteremo una o più liste. Ogni realtà ha una sua peculiarità: l’ascolto sarà alla base per ogni decisione sulla forma migliore di presentarsi agli elettori”.
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